BOLOGNA - Nuova vita e nuove responsabilità per Blerim Dzemaili. Ora che ha anche la fascia di capitano sarà tutta un'altra musica. Il Bologna ha bisogno di lui, e dei suoi gol, per cominciare a muovere una classifica che vede una casella punti troppo scarna: solo un punto nelle prime tre giornate. Quello che preoccupa, però, è la difficoltà ad andare i gol per i ragazzi di Filippo Inzaghi. Il primo accorgimento per ovviare a questo annoso problema è proprio l'avanzamento dello svizzero.
CONDIZIONE - Le prime tre giornate non sono state all'altezza. È mancato, infatti, l'apporto di Blerim. In accordo con la federazione svizzera, Dzemaili ha scelto di rinunciare alla nazionale. Gli elvetici in Nations League hanno fatto a meno del giocatore, un simbolo per loro. Questo ha permesso al giocatore di rimanere a Casteldebole e allenarsi ancora più forte. La prestazione contro l'Inter è stata troppo anonima per essere vera e contro il Frosinone aveva sbagliato un gol praticamente fatto davanti a Sportiello. Per questo, lo svizzero ha seguito un programma di allenamento personalizzato. Bisogna ritrovare la condizione il prima possibile per riprendere a macinare chilometri e fare gol.
POSIZIONE - Oltre al discorso fisico, ce n'è un altro molto importante: la posizione in campo. Inzaghi, intanto, lo responsabilizzato ancora di più. Gli ha concesso la fascia di capitano, è l'interprete più autorevole per dare la scossa al gruppo e ai più giovani. Il tecnico ormai sembra indirizzato verso lo spostamento sulla linea della trequarti, per avvicinarlo alla porta e liberare Pulgar in cabina di regia. Agirà dietro le punte. Potrà essere più pericoloso in zona gol e sarà più agevolato nel servire gli attaccanti davanti a lui. Quando le cose non vanno come devono ci si aggrappa al capitano. Dzemaili vuole (ri)prendere per mano il Bologna.