FERRARA - Al crescere delle prestazioni in difesa è corrisposta la striscia di 4 risultati utili consecutivi. La Spal ha trovato la chiave: la strada che conduce alla salvezza passa per il pacchetto arretrato. Il tecnico Semplici ha visto i suoi subire gol solo una volta nelle ultime tre gare e per di più su calcio di rigore (da Babacar nell’1-1 con il Sassuolo), tenendo a secco anche la Juventus. Nelle prime 26 gare solo in due occasioni la porta spallina era rimasta inviolata, nell’esordio dell’Olimpico con la Lazio del 20 agosto e nel successo casalingo col Genoa del 29 ottobre. Alla sosta i biancoazzurri si sono presentati forti di un’imbattibilità che su azione dura da 275’, un dato in totale controtendenza rispetto a quanto detto dall’annata. E il filo conduttore delle ultime gare è da ricercare anche nell’assetto con Cionek, Vicari e Felipe che ha saputo garantire quella solidità che troppo spesso era mancata. Un trio affiatato e perfettamente integrato, dove un po’ a sorpresa il ruolo di leader se l’è preso sul campo a suon di prestazioni proprio l’uomo meno atteso, vale a dire un brasiliano naturalizzato polacco sul quale in pochi giusto un paio di mesi fa sarebbero stati pronti a scommettere. L’ex Palermo ha impiegato poco per inserirsi nei meccanismi della difesa a tre spallina, imponendosi con autorevolezza e grande efficacia e sorprendendo anche i più scettici.