TORUN (POLONIA) - La quinta giornata di gare agli Europei di scherma di Torun, in Polonia, porta in dote due medaglie, che vanno ad incrementare sino a quota cinque il medagliere azzurro. Le medaglie di giornata hanno il colore dell'argento e vanno al collo delle squadre azzurre di spada maschile e fioretto femminile. Medaglie di identico colore ma dal gusto diverso. Nella spada maschile, la squadra del CT Sandro Cuomo composta da Enrico Garozzo, Paolo Pizzo, Andrea Santarelli e Lorenzo Buzzi, conquista un argento "storico", dato che l'ultima volta che l'Italia era salita sul secondo gradino del podio nella spada maschile a squadre, era il 1935 nell'edizione svoltasi a Losanna. I colori azzurri di spada maschile a squadre mancavano invece da un podio europeo dal bronzo conquistato a Plovdiv nel 2009. La squadra azzurra è stata artefice di una prestazione straordinaria, conclusasi solo in finale contro i campioni del Mondo della Francia, col punteggio di 45-40. Ha un sapore più amaro invece l'argento vinto dal Dream Team, che per la prima volta dal 2009 scende dal gradino più alto del podio, sconfitto in finale ad opera della Russia, col punteggio di 45-38. Arianna Errigo, Elisa Di Francisca, Alice Volpi e Martina Batini, non riescono a ripetere per la terza volta di fila la rimonta vincente che aveva contraddistinto le finali degli Europei 2014 e 2015. "E' ovvio che dispiace non aver confermato l'oro - dice il ct, Andrea Cipressa -. Abbiamo commesso degli errori che, ovviamente, contro avversarie così quotate non possiamo permetterci. Non bisogna gettare la croce addosso a qualcuna, perché si vince e si perde in squadra. Questa sconfitta non rovina di certo il lavoro di questi quattro anni ed, anzi, acuisce l'amarezza di non poter contare su questa squadra a Rio 2016".