ROMA - "Di Sun Yang non so nulla finora, lo scorso anno ero caduto nel tranello: mi aspettavo lui in finale ai mondiali e quando non è arrivato mi sono incasinato da solo. Quest'anno voglio prenderla più sul personale, pensando a come voglio impostare io la gara senza pensare ai partecipanti. Poi vediamo come va. Io so cosa voglio fare, penserò alla mia tattica di gara". Lo dice Gregorio Paltrinieri, campione del mondo e primatista dei 1.500 metri, parlando della gara che lo attende alle Olimpiadi. "Mi sono preparato bene - replica l'azzurro in occasione di un incontro con i media al centro tecnico federale di Ostia -, ho una grande voglia di arrivare in Brasile e di entrare nel mood olimpico. Sto facendo 16 chilometri al giorno, sono uno che preferisce arrivare davvero fino all'ultimo a lavorare e smettere a pochi giorni dalla gara. Fino a Rio starò un pò acciaccato con tanto lavoro sulle spalle poi alleggerirò e sarò pronto per la gara". Per la prima volta partirà da favorito, anche se il carpigiano non teme la pressione a cinque cerchi: "Non ci penso, vado lì per fare la mia gara senza pensare a quello che dirà la gente. Che ci siano 5 medaglie o 20 non mi interessa più di tanto. Voglio andare lì e fare la mia gara". Nei 1.500 sarà sfida in casa con Gabriele Detti, in quella che potrebbe diventare - Pellegrini a parte - la nuova gara di Casa Italia: "Con Greg proviamo a farla diventare la gara nuova - spiega il livornese - è sempre bello quando la gente sugli spalti dice 'rimaniamo che c'è sempre la 1500 di Paltrinieri e Detti'. Guardate anche noi perché possiamo provare a farvi divertire. Non è un derby perché siamo su altezze diverse, ma ci siamo anche noi".
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PARLA MORINI - "Sulla carta siamo i favoriti, perché il cronometro ci dà il primo tempo mondiale dell'anno. Magari gli avversari, come Sun Yang, Horton, e ci metto anche il tunisino Mellouli, si sono nascosti e a Rio faranno degli exploit, noi comunque siamo pronti a tutto". A meno di venti giorni dai Giochi di Rio 2016, Stefano Morini, tecnico di Paltrinieri, non si nasconde e rivela le sue aspettative in vista della gara dei 1500 stile libero, dove l'azzurro detiene il titolo di campione iridato e il record del mondo. "Il nostro lavoro è fatto col cronometro che non mente - ha aggiunto il 'Moro' durante l'incontro con i media al centro federale di Ostia -, per questo non sono presuntuoso, la nostra preparazione sta procedendo bene, i test ci danno ottime sensazioni e ottime proiezioni. Andiamo a Rio per far bene anche se l'Olimpiade è una gara diversa, perché viene fatta ogni quattro anni e dunque è più importante". "Speriamo di fare un crono ancora più importante - ha concluso il tecnico azzurro -, se arriva ne siamo felici ma ciò che conta ai Giochi sono le medaglie e questo sarà il nostro obiettivo".