© Getty ImagesRIO DE JANEIRO – Team Usa può cercare il tris di ori, per salutare degnamente Mike Krzyzewski, la Spagna si dovrà accontentare di un bronzo per il commiato dei “Chicos de Oro” Pau Gasol, Juan Carlos Navarro e Felipe Reyes. Gli statunitensi vincono la semifinale (rivincita delle ultime due finali) per 82-76, con un Klay Thompson devastante (22 punti), un Kyrie Irving (13) determinante nel momento più difficile e un DeAndre Jordan (16 rimbalzi) che nella ripresa diventa padrone dell’area, emblema del 53-41 a rimbalzo, con 21 palloni catturati da Team Usa sotto il canestro avversario. A Sergio Scariolo non basta un Gasol straordinario (23 pur con i problemi al polpaccio) perché al suo fianco Mirotic delude, complici i problemi di falli, e gli esterni patiscono il gap fisico.
ARBITRI – La Spagna parte male, concedendo 10 rimbalzi d’attacco nei primi 11’, così Durant (14) e Thompson allargano subito la forbice, pure se Gasol firma 12 punti già al 9’ (21-16). Dal -10, sono i cambi di Scariolo – come Reyes e Claver - a rimettere in gara la Spagna, pure se i campioni d’Europa vengono penalizzati da arbitri eccessivamente protagonisti con sei falli tecnici (quattro contro gli iberici, ma esce dalla gara anche Durant) nel solo secondo quarto. E quando la Spagna, dopo l’1/9 da tre iniziale, apre il campo con Fernandez, arriva anche a -3 (42-39).
IRVING – Thompson però non sbaglia mai, arriva a 17 a metà gara, eppure la Spagna c’è, con il -5 sulla tripla di Llull (53-48). Serve allora la personalità di Kyrie Irving che eleva il rendimento nei momenti chiave: il campione NBA in carica, nonché MVP dei Mondiali, firma 4 punti e un assist favoloso per Jordan, che diventa un fattore nonostante una schiacciata in contropiede azzerata da un’infrazione di passi “fantozziana”. George firma il +15 (72-57), la Spagna non si arrende ma su due errori di Sergio Rodriguez (11), con tripla forzata e fallo in attacco su Jordan, il tentativo di rimonta si arena, e il -6 arriva a gara finita. Team Usa attende la vincente di Serbia-Australia, entrambe sconfitte nella prima fase, per il quinto titolo consecutivo tra Olimpiadi e Mondiali.