© Getty ImagesRIO DE JANEIRO – Il riscatto della Spagna non si è fatto attendere: dopo i ko iniziali contro Croazia e Brasile, la squadra di Sergio Scariolo ha vinto tre gare, e dopo il +50 sulla Lituania è arrivato un altro successo convincente contro una big, con il 92-73 contro l’Argentina. La vittoria porta la Spagna al secondo posto nel girone B, rendendo certo il primo dei quarti di finale: domani sera i campioni d’Europa sfideranno la Francia, rivincita dell’ultima semifinale continentale. La vincente troverà la qualificata dal quarto di finale di Team Usa, per una sorta di finale anticipata in semifinale.
BRASILE - L’altro verdetto è l’eliminazione del Brasile, a cui non basta superare 86-69 la Nigeria con 19 punti di Nené e 12 con 11 assist di Huertas. Pesa il ko dopo due supplementari contro l’Argentina, con gli errori di gestione del ct del Brasile, l’argentino Ruben Magnano. L’incredibile è che il Brasile esce dal girone di ferro dopo aver avuto un saldo positivo nel rapporto tra punti segnati e subiti.
DOMINIO – Dopo un avvio lento, con Laprovittola (a sorpresa in quintetto, chiuderà con 21) e Ginobili (16) a spingere l’Argentina sull’8-0, la Spagna mette il turbo con un favoloso Rudy Fernandez (23 con 8/10 al tiro) e Mirotic (10) a guidare il 22-3 che mette il match sui binari voluti da Scariolo (22-11). Quando anche Gasol (19 e 13 rimbalzi) entra in gara, Scola va fuori carico di falli, e la Spagna tocca il +16 prima dell’intervallo e va a +22 ad inizio ripresa (62-40) sul fallo tecnico a Nocioni. Al contrario, l’Argentina è tutto cuore, spinta anche dai tantissimi tifosi albiceleste, ma le energie ormai al lumicino dei big (Ginobili centellinato a 19’ di utilizzo) frenano i sudamericani, che sull’espulsione per doppio fallo tecnico di Juan Carlos Navarro tornano a -13 con Campazzo (10) che però a sua volta riceve un tecnico che toglie inerzia all’Argentina, che nel quarto periodo non va mai oltre il -11 del 34’ con le seconde linee in campo.