A PyeongChang, in Corea del?Sud, è già iniziato il conto alla rovescia per l'inizio dei XXIII Giochi Olimpici invernali, che prenderanno il via venerdì 9 febbraio. Nella città coreana si vivono ore febbrili per farsi trovare pronti a uno degli eventi più attesi dell'anno, non solo per il mondo degli sport invernali. Anche all’interno dei vari team nazionali si affina la condizione per arrivare all’appuntamento clou con una squadra “tirata a lucido”. Per quanto riguarda l’Italia, la squadra, definita pochi giorni fa, sarà composta da 121 atleti, dei quali 73 uomini e 48 donne, più due riserve (una nel bob, che seguirà gli azzurri in Corea, e una nel biarhlon, che rimarrà in Italia). Sono tante le storie e le curiosità che vengono fuori da questo semplice elenco dei partecipanti, che comprende atleti di età anche molto diverse tra loro. Basti pensare che tra l’atleta più esperto e quella più giovane passano quasi vent’anni di età: il primo è lo “snowborder” altoatesino Roland Fischnaller (37 anni compiuti lo scorso 19 settembre), che dopo aver conquistato quattro medaglie iridate, alla sua quarta partecipazione olimpica (dopo il 2002, 2006 e 2010 e dopo aver saltato Sochi 2014) va a caccia della prima medaglia a cinque cerchi. La più giovane è invece la saltatrice con gli sci Lara Malsiner, che prima ancora di aver messo piede nel villaggio olimpico è già entrata nella storia: essendo nata il 14 aprile 2000, la Malsiner (che a PyeongChang sarà affiancata anche dalla sorella Manuela, a sua volta saltatrice) è la prima “Millennial” che l’Italia possa schierare in un’edizione dei Giochi olimpici. L’obiettivo di Lara, almeno per questa edizione, non è il podio a cinque cerchi, ma di certo di lei si parlerà ancora.?E chi sa che magari, nel 2022 o nel 2026, non possa arrivare per lei un podio olimpico. In fondo la storia del “capitano” azzurro Fischnaller insegna che di tempo, per certi traguardi, ce n’è, basta crederci fino in fondo.