PYEONGCHANG - Si concludono le XXIII Olimpiadi invernali, ospitate da PyeongChang, con un'ultima giornata in cui c'erano da assegnare ancora quattro titoli olimpici e, data l'incredibile incertezza in vetta al medagliere, anche il titolo virtuale di nazione regina dei Giochi, con Norvegia e Germania affacciatesi all'ultimo giorno di competizioni con 13 ori a testa (ma con gli scandinavi in vantaggio per il numero di argenti).
CURLING FEMMINILE - Il primo titolo messo in palio nella giornata conclusiva è stato vinto nel curling femminile dalla Svezia, che con una grande prova di Anna Hasselborg, spegne il sogno delle padrone di casa sudcoreane. Vittoria 8-3 per le scandinave, vere e proprie dominatrici della specialità, visto che quello ottenuto in Corea è il terzo oro consecutivo nel curling femminile. Argento come detto per la Corea del Sud, bronzo per il Giappone.
BOB A 4 MASCHILE - Non c'è storia neanche nel bob a 4, con le due manche conclusive che confermano il dominio dell’equipaggio tedesco guidato da Francesco Friedrich, già nettamente in testa a metà gara, a cui è sufficiente il quarto tempo ottenuto nella manche finale, dopo aver vinto le prime tre. Argento ex aequo, a 53 centesimi di distacco dai primi, per un altro equipaggio tedesco, condotto da Nico Walther, e per quello dei padroni di casa sudcoreani guidato da Won Yunjong. Anche l’ultimo giorno si conferma con poche soddisfazioni per l’Italia: l’equipaggio condotto da Simone Bertazzo chiude al 27esimo posto complessivo, senza nemmeno prendere parte alla quarta e ultima manche riservata ai migliori 20 equipaggi. Per la Germania arriva dunque l'oro numero 14 di queste Olimpiadi e il sorpasso, almeno momentaneo, ai danni della Norvegia in vetta al medagliere dei Giochi di PyeongChang, in attesa della finale di hockey maschile (tra OAR e Germania) e della 30 km tecnica classica mass start femminile, che potrebbero ancora cambiare la situazione in vetta al medagliere.