PYEONGCHANG - “Mi dispiace che una medaglia così importante per la storia del curling russo sia diventata oggetto di scandalo, l’accusa di doping è una ferita immensa per noi e per lo sport russo in generale”. Sono le prime parole di Aleksandr Krushelnitckii dopo essere finito al centro della burrasca: il bronzo conquistato nel doppio misto con la moglie Anastasia Bryzgalova viene ora contestato per l’uso del meldonium.
LE SCUSE AL TEAM OLIMPICO - “Non ho mai fatto uso di sostante proibite e mi sono sempre comportato onestamente. Sono sempre stato contrario al doping - ha dichiarato in una nota pubblicata dal sito della Federazione russa di curling - ma voglio scusarmi con tutti per quanto accaduto, dai compagni di squadra al team olimpico”. Krushelnitckii è risultato positivo anche alle controanalisi.
“UNO SHOCK PER NOI” - “Non siamo stati in grado di tutelarci dai problemi che adesso dovremo affrontare, anche per mia moglie la notizia della positività è stata uno shock. Si tratta sicuramente di un colpo pesante per la nostra reputazione e per la nostra carriera”.
L’APPOGGIO DELLA FEDERAZIONE - “Voglio chiedere un’indagine per poter appurare cosa sia successo - spiega Krushelnitckii che potrà contare sull’appoggio della sua Federazione, già attiva nella richiesta di una commissione investigativa - quali sono le ragioni dietro la positività. Sarei stato privo di buon senso a utilizzare una sostanza proibita proprio in occasione delle Olimpiadi”.