Pellegrino: «Deluso, ma la staffetta crescerà»

Il leader dello sci di fondo azzurro parla del settimo posto in staffetta: «Ho sentito le gambe dure, era inutile forzare». Sorridono Rastelli e De Fabiani: «Ottime sensazioni»
Pellegrino: «Deluso, ma la staffetta crescer໩ Getty Images
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PYEONGCHANG - Ci hanno creduto per oltre un'ora, ben oltre le aspettative della vigilia. Poi, però, i quattro moschettieri azzurri si sono dovuti arrendere. Così la staffetta 4x10 km maschile dello sci di fondo ha finito per dare all'Italia un settimo posto anonimo, che non rende merito a quanto fatto dagli azzurri, soprattutto dai primi due frazionisti, Maicol Rastelli e Francesco De Fabiani.
RASTELLI - In ordine di frazione, il primo a commentare la staffetta olimpica è Maicol Rastelli: «Mi sentivo bene di gambe e avevo sci velocissimi - dice l'azzurro - ho tenuto con discreta facilità il ritmo dei primissimi e quando la gara me l'ha concesso, ho provato anche ad allungare nel finale per dare il miglior cambio possibile a De Fabiani. Adesso ho una settimana intera per preparare al meglio la 50 km conclusiva».
DE FABIANI - Ottima anche la prova di Francesco De Fabiani, secondo frazionista azzurro: «E' un peccato non essere saliti sul podio: ci credevamo. Non so se farò la team sprint, dobbiamo deciderlo con i tecnici. La gara di oggi mi ha dato buone sensazioni sugli sci e in vista della 50km sono ottimista. Contento per la mia frazione, bravi Rastelli e Salvadori, che ha dato il massimo: sapevamo di non essere i favoriti ma sono soddisfatto della nostra prestazione».
SALVADORI - Il più amareggiato è ovviamente Giandomenico Salvadori, la cui crisi ha tolto l'Italia dai giochi che contano. «Mi dispiace avere mollato in quel modo - commenta l'azzurro - purtroppo le gambe all'inizio dell'ultimo giro mi hanno ceduto di colpo, ero stato attaccato per due giri ai miei avversari spendendo molto e l'ho pagato in quel modo così repentino. Le gare a squadre sanno essere belle e terribili allo stesso modo».
PELLEGRINO - E' critico con se stesso ma fiducioso per il futuro Federico Pellegrino, che in questi Giochi ha già vinto l'argento nella prova sprint: «Ho provato a recuperare nel mio primo giro sul finlandese e ce l'ho fatta - spiega - anche se ho impiegato più tempo di quello che pensassi. Infatti ho sentito subito le gambe dure ed era ormai inutile a quel punto forzare per rischiare di compromettere anche la prossima team sprint. Sono molto deluso da me stesso. Tutti hanno fatto un lavorone. A livello personale mi sono tolto molte soddisfazioni ma ho voglia di gioire con questa staffetta e sarà il mio obiettivo del prossimo quadriennio. Rimango dell'idea che il nostro quartetto sia in prospettiva un ottimo investimento, siamo stati preceduti da sei formazioni più forti di noi, ma la cui età media è ben più alta della nostra, per cui non possiamo che crescere. Penso che la staffetta potrebbe diventare il mio obiettivo primario nella prossima Olimpiade».


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