PYEONGCHANG - “Abbiamo dimostrato quello che possiamo fare, ma la forma non è arrivata ancora al 100%”. Dorothea Wierer sa che il sesto posto nel biathlon rappresenta un risultato al di sotto delle sue possibilità: “Qualcuno si aspettava qualcosa in più, ma questo è lo sport più complesso di tutte le Olimpiadi e ci sono molte variabili”.
UNA GARA INSOLITA - “Mi sentivo stanca sugli sci, ora per fortuna avremo due giorni di riposo. Solitamente è il contrario, oggi le sensazioni erano più positive al tiro. In gara non mi sentivo sotto pressione, è chiaro che qualcosa in più mi aspettavo ma con la consapevolezza della carriera che ho alle spalle sicuramente non mi demoralizzo”
IL PODIO SFUMATO - “Non è mai semplice entrare nei migliori sei, resta il rammarico perché con un errore in meno per me e Vittozzi e senza giri di penalità adesso staremmo parlando di un podio conquistato. È stato belle essere davanti con Lisa, ma alla fine purtroppo la medaglia non è arrivata”.
IL VOTO - “In una gara del genere è impossibile avere tutto sotto controllo, quando sei arrivato alla fine inevitabilmente ci ripensi e valuti come avresti potuto fare le cose diversamente. Alla fine però è andata così e se dovessi darmi un voto mi darei otto: sugli sci sono andata bene, ma al tiro pur facendo tutto ciò che potevo non sono una macchina”.