PYEONGCHANG - Arriva dal Supergigante femminile dello sci alpino la più clamorosa sorpresa delle Olimpiadi di PyeongChang. A trionfare, con il tempo di 1'21"11, è stata infatti la 22enne ceca Ester Ledecka, quando ormai l'austriaca Anna Veith era convinta di essere riuscita a bissare l'oro olimpico vinto nella stessa specialità a Sochi 2014. Invece, con il pettorale numero 26, la Ledecka è riuscita a beffarla per un solo centesimo, regalando alla Repubblica Ceca il primo oro del suo medagliere.
PIU' SNOWBOARDER CHE SUPERGIGANTISTA - Risultato sorprendente, dicevamo. Perché la Ledecka è atleta fortissima, ma nello snowboard, non nello sci alpino. O almeno fin qui, lei che ha avuto il merito di portare avanti in parallelo l'attività ad alto livello in entrambi gli sport, aveva dimostrato di poter primeggiare solo nello sport della tavola da neve. Nella specialità del gigante parallelo, in particolare, nella quale sabato 24 febbraio sarà la favorita numero uno per quella che a questo punto sarebbe una medaglia d'oro storica, perché consentirebbe alla stessa atleta di vincere due titoli olimpici nella stessa edizione dei Giochi e in due sport differenti.
GOGGIA E SCHNARF, CHE SPRECO - Tornando alla clamorosa vittoria della Ledecka in Supergigante, detto che il podio si completa con l'austriaca Anna Veith (a un solo centesimo) e con l'atleta del Liechtenstein Tina Weirather (a 11 centesimi), purtroppo c'è da registrare la delusione azzurra perla mancata medaglia. E soprattutto per le modalità che hanno portato almeno un paio delle nostre atlete fuori dal podio. Se le gare del bronzo del gigante Federica Brignone (6ª a 38 centesimi dalla Ledecka) e di Nadia Fanchini (12ª a 77 centesimi), ben diverso è il discorso per Sofia Goggia e Johanna Schnarf, entrambe vicine alla medaglia d'oro prima di un brutto errore. Soprattutto la Goggia, che a metà gara aveva 53 centesimi di vantaggio sulla ceca ma poi, a causa di un erroraccio, all'intermedio successivo si è trovata in ritardo di 0.57. Praticamente oltre un secondo buttato alle ortiche. Alla fine ha chiuso 11ª a 54 centesimi dalla medaglia d'oro. Simile il discorso per la Schnarf, alla fine la migliore delle italiane, quinta, a soli 5 centesimi dal podio e a 16 centesimi dall'oro. Ma la Schnarf il suo errore decisivo lo ha commesso proprio nel tratto finale, dopo essere transitata con il miglior intertempo a poco più di 15 secondi dall'arrivo. Decisivi per farla scivolare dal primo al quinto posto.