PYEONGCHANG - Va al tedesco Eric Frenzel il secondo titolo assegnato a PyeongChang nella giornata di mercoledì 14. Il tedesco si è imposto infatti nella combinata nordica, nella gara che prevedeva la combinazione Normal Hill + 10 km tecnica libera, confermando l'oro olimpico vinto, nello stesso formato di gara, alle Olimpiadi del 2014, a Sochi, e permettendo così alla Germania di allungare ancora in vetta al medagliere di queste Olimpiadi invernali, per le quali i tedeschi erano dati, alla vigilia, come secondi favoriti alle spalle della Norvegia.
DA QUINTO A PRIMO - Frenzel ha messo insieme la classica gara perfetta, riuscendo ad esibirsi in un ottimo salto nella prima prova in programma, quella dal trampolino "normal hill", chiusa al quinto posto di una graduatoria in cui primeggiava l'austriaco Franz-Josef Rehrl con 130.6 punti. Poi, una volta passati agli sci da fondo, Frenzel si è scatenato, annullando presto il suo distacco iniziale di 36" dal leader provvisorio e staccando via via tutti, l'ultimo dei quali è stato il giapponese Akito Watabe (che alla vigilia sembrava il favorito numero uno della gara), che ha conquistato la medaglia d'argento, staccato di 4"8 dal campione olimpico. Il bronzo è andato all'austriaco Lukas Klapfer, staccato di 18"1 dal leader.
PITTIN, CHE RIMONTA - Fuori dai giochi per le medaglie, come da previsione, i quattro italiani al via, che hanno pagato pesantemente una prova di salto (classico tallone d'Achille della squadra italiana) incolore. Alla fine il migliore dei nostri è stato Alessandro Pittin (già medagliato a Vancouver 2010, ma nell'altro formato di gara), che ha rimontato dal 38° al 19° posto finale grazie al miglior tempo assoluto nella prova di fondo (23'48"9). Magra consolazione, però, in una gara in cui contano solo le medaglie. Molto più indietro gli altri italiani: 32° Lukas Runggaldier a 2'59"8 da Frenzel; 37° Aaron Kostner a 3'39".0 e 40° Raffaele Buzzi a 4'21".7.