PYEONGCHANG - Sembrano davvero Olimpiadi all'insegna del numero tre, quelle che si sono aperte due giorni fa a PyeongChang: dopo che, nella prima gara del programma, la svedese Kalla ha conquistato il suo terzo oro in altrettante edizioni dei Giochi (dopo Vancouver 2010 e Sochi 2014) e dopo che prima l'Olanda nel pattinaggio velocità e poi la Norvegia nella skiathlon di sci di fondo maschile hanno fatto tripletta, vincendo oro, argento e bronzo, la regola del tre premia anche il pattinatore olandese Sven Kramer, che si è imposto nei 5.000 metri per la terza edizione consecutiva dei Giochi (dopo Vancouver e Sochi).
SUPER KRAMER - Il campionissimo di Herenveen si è imposto sul ghiaccio dell'Oval di Gangneung con una cavalcata trionfale soprattutto nei duemila metri finali. Per lui il tempo conclusivo di 6’09″76, nuovo record olimpico, che gli ha permesso di precedere, staccati di appena due millesimi tra loro, l‘olandese naturalizzato canadese Ted-Jan Bloemen (6’11″616) ed il norvegese Sverre Lunde Pedersen (6’11″618).
DELUSIONE AZZURRA - I 5.000 metri erano molto attesi anche dall'Italia, che schierava al via il campione d’Europa in carica Nicola Tumolero. Il 23enne di Roana, però, non è riuscito a reggere il ritmo dei primissimi, cedendo nel finale e chiudendo la sua prova in 6’15″48, che gli è valso solo l'ottavo posto finale. Non vanno secondo le attese neanche gli altri due azzurri in gara, con Andrea Giovannini che parte bene ma crolla alla distanza, chiudendo lontanissimo dal suo personale in 20esima posizione con il crono di 6’30″71, e Davide Ghiotto che riesce a fare appena meglio: 19esimo in 6’29″25. Per tutti e tre ci saranno altre occasioni, tra gara a squadre, 10.000 metri e Mass Start, ma le prime indicazioni non sono quelle attese.