ROMA - Si chiamano Bernd, Werner, Oliver e Marius ma non sono umani né animali. Si tratta di robot che Opel ha fatto progettare specificatamente per testare la resistenza dei rivestimenti dei propri sedili «Per noi sono molto più che dei semplici robot e fanno parte a pieno diritto della squadra – spiega Andrew Leuchtmann, Senior Manager GME Interiors - svolgono un lavoro importante e per questo motivo hanno tutti un nome». La squadra di robot simula il movimento di ingresso e uscita dalla vettura 50.000 volte in una settimana, equivalenti all’intero ciclo di vita dell’automobile.
RESISTENZA - A questa specie di calvario devono sottostare i sedili ergonomici che mirano alla certificazione dell’associazione indipendente di esperti di ergonomia Aktion Gesunder Rücken e.V. (AGR) ma anche i sedili offerti di serie. Dopo i test, gli ingegneri esaminano la struttura del tessuto, per capire se i sedili potranno resistere alle sollecitazioni future. «Di solito il colore scompare e la superficie è un po’ graffiata – precisa Leuchtmann ma la cosa più importante è che la schiuma sottostante non sia danneggiata e che la struttura del tessuto resti stabile». La struttura, infatti, è l’elemento più importante del sedile: garantisce la sicurezza dei passeggeri e li mantiene nella posizione corretta in caso di incidente.
SVILUPPO - Per questo, per sviluppare un nuovo sedile servono circa cinque anni, due dei quali necessitano alla valutazione di nuove idee. Molto importante è anche la fase di collaudo, in cui nove esperti lavorano in parallelo, guidando i modelli Opel per ore e ore, percorrendo un gran numero di chilometri. Il loro scopo è verificare il sostegno lombare regolabile elettropneumaticamente in quattro direzioni, il sostegno allungabile per le cosce o la funzione massaggio, rispondere a un questionario molto dettagliato e poi assegnare una valutazione soggettiva generale.
PRODUZIONE - Se emergono dei punti deboli, vengono esaminati uno per uno dalle oltre cento persone che si occupano dello sviluppo dei sedili sotto la direzione di Andrew Leuchtmann. La produzione di serie può partire solo dopo aver risolto tutti i problemi. Infine, per mantenere la leadership nello sviluppo dei sedili, gli ingegneri stanno già lavorando in gran segreto alla terza generazione di sedili ergonomici premium. «La maggior parte possibile dello sviluppo viene svolta all'interno – conclude Leuchtmann - e realizziamo addirittura noi stessi alcuni componenti, nello stabilimento di Kaiserslautern»