Gli uomini di Mazda l'hanno orgogliosamente paragonata al Dorian Gray, simbolo di eterna giovinezza. Ma al contrario del romanzo di Wilde quella della roadster più amata al mondo è una storia a lieto fine. Dopo 25 anni e quasi un milione di esemplari venduti, la MX-5 è tornata e dopo l'unveiling a Barcellona è stata esposta al Salone di Parigi 2014, dove ha "tenuto banco" allo stand Mazda attirando folle di curiosi e appassionati.
Arriverà a inizio 2015 e molti dettagli verranno svelati a ridosso della commercializzazione. Ma se il "sotto" corrisponderà al "sopra" c'è da star sereni. Oggettivamente la quarta generazione di MX-5 si presenta bene, ha una linea accattivante e dinamica, espressione dell'ormai celebre Kodo Design di Casa Mazda. Sempre compatta (è lunga meno di quattro metri) è 100 kg più leggera del modello precedente, più bassa e più sportiva. Un modello che si preannuncia divertente e che trasmette un grande senso di leggerezza e joie de vivre.
Squadra che vince non si cambia, motto italianissimo ma perfettamente applicabile alla filosofia della sportiva: lo "schema di gioco" rimane invariato, con la classica disposizione a motore anteriore centrale, disposto longitudinalmente (ancora top-secret i dati ma si tratta di nuovissimi propulsori ad iniezione diretta di benzina SKYACTIV-G), trazione posteriore e distribuzione dei pesi di 50:50 fra assale anteriore e posteriore, infine trasmissioni manuali o automatiche a 6 marce di nuova concezione.
© RIPRODUZIONE RISERVATAArriverà a inizio 2015 e molti dettagli verranno svelati a ridosso della commercializzazione. Ma se il "sotto" corrisponderà al "sopra" c'è da star sereni. Oggettivamente la quarta generazione di MX-5 si presenta bene, ha una linea accattivante e dinamica, espressione dell'ormai celebre Kodo Design di Casa Mazda. Sempre compatta (è lunga meno di quattro metri) è 100 kg più leggera del modello precedente, più bassa e più sportiva. Un modello che si preannuncia divertente e che trasmette un grande senso di leggerezza e joie de vivre.
Squadra che vince non si cambia, motto italianissimo ma perfettamente applicabile alla filosofia della sportiva: lo "schema di gioco" rimane invariato, con la classica disposizione a motore anteriore centrale, disposto longitudinalmente (ancora top-secret i dati ma si tratta di nuovissimi propulsori ad iniezione diretta di benzina SKYACTIV-G), trazione posteriore e distribuzione dei pesi di 50:50 fra assale anteriore e posteriore, infine trasmissioni manuali o automatiche a 6 marce di nuova concezione.
Il motore è stato posto più vicino al baricentro della vettura, i rinforzi di cofano, baule, parafanghi anteriori e paraurti anteriori e posteriori sono in alluminio, ed è stata alleggerita la capote in tela. Completano il “pacchetto” nuove sospensioni a doppio braccio oscillante ed un sistema multi-link al posteriore.Ovviamente ci sarà largo spazio per la tecnologia grazie al Sistema di infotainment MZD Connect (che equipaggia anche la nuova Mazda 3), con touch screen 7 pollici per utilizzare anche in auto le proprie applicazioni preferite. Un bel giocattolo per adulti, non vediamo l'ora di farci un giro.