ROMA - Nonostante i vari “leaks” che da settimane, per non dire mesi, stavano svelando sempre maggiori dettagli della nuova Rossa, Ferrari è riuscita ugualmente a stupire, andando oltre le aspettative.
Perché l'inedita 488 Pista è equipaggiata con il motore V8 di gran lunga più potente mai creato a Maranello, capace di sviluppare 720 cavalli e 770 Nm di coppia. Superando di 20 cv la recente Porsche 911 GT2 RS, altra arma letale omologata per la strada ma pronta a correre in pista in qualunque momento.
Ideale erede della 458 Speciale è stata sviluppata partendo dall'esperienza accumulata nel WEC e nel Ferrari Challenge. Non solo potenza estrema, ma anche peso ridotto e aerodinamica ottimizzata. Rispetto alla 488 GTB, la 488 Pista pesa ben 90 kg in meno (per un peso a secco di soli 1280 kg), consentendo di raggiungere i 340 km/h di velocità massima, coprire gli 0-100 km/h in 2,85” e gli 0 -200 km/h in 7,6”.
Anche l'aerodinamica beneficia di elementi derivati dal mondo delle competizioni, come l’S-Duct frontale, i diffusori anteriori e lo spoiler posteriore: il risultato finale è un aumento del 20% di carico rispetto alla 488 GTB.
Anche l'elettronica, per gestire una potenza così elevata, diventa sempre più raffinata, per garantire anche ai piloti non professionisti di spremere la vettura. Il risultato è stato raggiunto mediante la sinergia tra lo sviluppo meccanico del veicolo e quello elettronico, sintetizzato dalla sesta evoluzione del Side Slip Control. Il SSC 6.0 racchiude attorno a un obiettivo dinamico comune i sistemi di controllo E-Diff3, F1-Trac e SCM, accanto ai quali debutta il Ferrari Dynamic Enhancer. Il nuovo sistema utilizza per la prima volta al mondo un canale di controllo gestito da software Ferrari basato sulla pressione inviata alle pinze freno.
Infine uno sguardo all'estetica, che in una serie speciale l'occhio a maggior ragione vuole la sua parte. Gli interni sono eleganti quanto essenziali, la livrea, con la fascia centrale ad attraversare tutta la vettura, omaggia il North American Racing Team di Luigi Chinetti, soluzione già vista sulla 458 Speciale.