Lamborghini Huracan EVO, la prova

L'ultima Lambo è un'auto pazzesca, anticipa i desideri del pilota in maniera praticamente predittiva. Così i 640 cv del suo V10 aspirato di 5.2 litri passano (quasi) in secondo piano.
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Bahrain, circuito di Formula 1 Sakhir. A pochi Km dalla capitale Manama.

Ivan è un collaudatore Lamborghini . Ci attende davanti alla “mianuovissima Huracán EVO . Sorride e mi dà dei rapidi suggerimenti sull’utilizzo dell’ANIMA, ovvero spiega le varie modalità di guida di questa supercar. Poi sale sulla “sua” EVO e parte: sarà lui la mia “lepre” per i prossimi giri a tutta con questa nuovissima (per)versione Lambo.

Il circuito è veloce, dannatamente veloce. Ci sono curve e controcurve, si affrontano in terza e quarta marcia. Già al primo giro cerco di memorizzare il più possibile le 15 curve che compongono questo circuito di F1, anche perché per il resto non mi resta che fidarmi del mio tutor e della mia sensibilità.

Si entra subito nel vivo. Pronti, via!, e si fà sul serio. Ritardo le frenate, anticipo le accelerate. L’auto risponde ai comandi come se avesse una connessione diretta con il cervello del pilota. Appena decidi di impostare una curva, sei già a corda… La trazione poi è magicamente trasferita anche all’avantreno, alla ruota che in quel momento ha più grip: è qui la novità. Così scaricare i 640 CV e i 600 Nm di coppia diventa un gioco da ragazzi. 

Non dimentichiamo poi che la Hurácan EVO ha il magnifico V10 aspirato da 5.2 litri che urla e gorgheggia alle mie spalle: una colonna sonora pazzesca. E se invece si cerca la guida sporca, l’auto “capisce” e “asseconda” le tue intenzioni e ti permette un appagante drift controllato (sempre sotto il controllo dell’ESC), degno di un professionista. Di fatto, l'auto anticipa i desideri del pilota; è praticamente predittiva, grazie alla nuovissima LDVI (Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata) di cui però vi parleremo sul prossimo numero di Auto in edicola il 15 Febbraio, con l'intero primo test dal Baharain.


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