Toyota RAV4, la prova su strada

Evoluzione di forma e sostanza per il patriarca dei SUV medi: 222 cavalli e prezzo da 29.950 euro
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La sostanza e l’apparenza, la quinta generazione di RAV4 punta al bottino pieno. Il SUV di Toyota traccia il solco dal 1994 e continua a fare da apripista.

Il nuovo modello propone l’ibrido 4.0, ultima evoluzione del Gruppo che da 22 anni lavora su questo powertrain, in un contesto di totale novità: per design, interni, connettività e assistenza alla guida. In Italia sarà solo ibrida, a trazione anteriore o integrale .

Tre gli allestimenti, Active, Style e Lounge. Il prezzo di partenza, grazie alla promozione, è da 29.950 euro per la trazione anteriore e 32.450 per RAV4 Hybrid AWD-i. Un pacchetto completo e l’occhio vuole la sua parte.

Il Nuovo RAV4 è più personale e soprattutto muscolare rispetto alla precedente serie. Non passa inosservato, ma non è certo pacchiano. Proporzionato nei 4,60 metri di, dotato di un passo superiore (2,69 metri), maggiori abitabilità e capacità di carico (580 litri, 1690 con sedili posteriori ribaltati) unendo l’utile al dilettevole Questo grazie alla piattaforma modulare TNGA-K (Toyota New Global Architecture) che ha permesso di sfruttare al meglio spazi e grazie al baricentro più basso, la migliore distribuzione delle masse e la scocca più rigida offre anche migliori di agilità e performamnce.

Anche gli interni sono stati completamente aggiornati e le plastiche sono più morbide rispetto al passato e sempre ben assemblate Di serie su tutta la gamma il Toyota Safety Sense 2.0, con sistemi di pre-collisione (PCS, riconoscimento Segnaletica Stradale (RSA), il mantenimento attivo della corsia (LTA), che assiste nel controllo della sterzata. Grazie al modulo DCM (Data Connected Management) è anche la prima Toyota connessa: pacchetto completo, con una plancia ben organizzata tra display digitale e pratici tasti fisici, come quelli del climatizzatore.

Il plus più atteso è ovviaemte la power unit, l’ibrido 4.0. Il 2.5 litri benzina a ciclo Atkinson è nuovo, ottimizzato in combustione e aspirazione. Assieme al propulsore elettrico eroga una potenza di sistema 222 cavalli (da 197 del modello uscente) nella versione integrale chiamata Hybrid AWD-i (218 cv per l’anteriore) con una coppia di 221 Nm da 3.600 giri. La trazione integrale a gestione elettrica può gestire la motricità da un rapporto 100:0 a all?avantreno fino a 20:80 al retrotreno. L’aumento di coppia al posteriore è del 30% La differenza è tangibile su strada. Sterzo consistente, comportamento preciso, più dinamica (0-100 in 8”1) su asfalto rispetto al passato. Funziona la sinergia virtuosa tra piattaforma, powertrain e trazione. Anche le riprese sono buone, RAV4 resta confortevole in ogni situazione. Unico appunto per cambio a variazione continua, chiamato e-CVT (noto anche come “planetario”) è una evoluzione del precedente. Fa parte della “troika” storica dell’ibrido Toyota con il motore elettrico (integrato nel cambio stesso) e il benzina.

Il CVT è migliorato nel suo comportamento, ma a nostro avviso paga ancora dazio rispetto agli automatici, con convertitore di coppia o a doppia frizione, della concorrenza. RAV4 a trazione integrale è pronto e facile anche nel fuoristrada leggero, , grazie anche al differenziale a slittamento limitato. Quanto è virtuosa? Il sistema green permette di limitare le emissioni di C02 a 100 g/km e soprattutto contiene quelle di ossido di azoto (i nocivi NOx) al di sotto di ben il 96% rispetto ai regolamenti vigenti. Il SUV giapponese è chiaramente nel suo habitat migliore nei percorsi urbani e statali con molti cambi di passo. Il sistema ibrido lavora egregiamente, fluido ed efficiente, anche se gli oltre 20 km/litro (22,5) promessi nel ciclo misto non sono una percorrenza alla portata.

Avvicinabile in città: giocoforza RAV4 è meno efficace in autostrada, ma nel contesto è un passo in avanti, garantendo consumi più bassi rispetto alla precedente generazione. Offrendo in cambio più brio, comfort e sostanza.


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