VALLADOLID - Ci vuole poco a capire che è sempre Fiesta pur essendo un’altra Fiesta. Perchè ci sono macchine, pochissime a dire la verità, capaci di incarnare quel senso di rivoluzione che le ha sempre accompagnate rimanendo fedeli alle forme e alla filosofia che le rendono immortali per chi le acquista e chi - felicemente - le produce e vende. Così, a 41 anni dalla sua prima apparizione nel 1976, la Ford Fiesta riprende vita per la sua settima generazione dopo aver lasciato l’ultima sul mercato per marnove stagioni per il semplice fatto che ha continuato a sfornare numeri pazzeschi (300.000 pezzi in Europa nel 2016, 17 milioni dal debutto!!).
GLOBALE - Ma il tempo come il progresso non si ferma, e il cambiamento era diventato irrinunciabile. E se nel 1996 il claim pubblicitario della quarta generazione - scelto da chi ne aveva già compreso le enormi potenzialità - fu “la fine dell’era delle utilitarie”, a casa Ford potrebbe be tranquillamente essere la “nascita della macchina globale”. Perché l’Ovale Blu punta a far diventare la nuova Fiesta in breve tempo il simbolo della macchina di tutti i giorni dell’era 3.0, moderna e compatta con misure più generose rispetto al passato (+7 cm, per 404 cm totali) e soprattutto rivoluzionata, arricchita nei contenuti tecnologici, in grado di non farla sfigurare a confronto di una vettura premium per connettività e sicurezza, ma con l’accessibilità economica, democratica, decisamente rivolta alla massa che la rende comunque la più hi tech del segmento B. Senza dimenticare che Fiesta non ti “tenta” solo tre volte. come nella famosa pubblicità della merendina: ma può accontentare tutti i gusti e le esigenze con le 6 versioni che porterà sul mercato da settembre a metà 2018.
GAMMA - L’offerta è in linea con la macchina: globale. Si parte con la Plus, la porta di accesso al mondo Fiesta che sarà in vendita a settembre al prezzo di lancio di 10.950€ (il prezzo base e 14.250 per il benzina 1.1 da 70 cv, per il diesel aggiungere 1.750 €) insieme alla Titanium, la tecnologica per la quale bisogna aggiungere 1.500€. In autunno arriverà l’eleganza della Vignale, per un lusso possibile (3.250€ in più) col motore 100 cv. A novembre la linea sportiva ST-Line (+400€) la più performante. Nel 2018 infine debutterà Active, il primo crossover Ford con l’assetto rialzato (+1 cm) indispensabile per competere in quell’amplificatore di vendite che è l’universo crossover. Einfine anche la “bomba” ST da 200 cv.
MOTORI - Anche qui c’è da scegliere. Per i propulsori a benzina c’è il pluripremiato EcoBoost 3 cilindri 1.0, declinato nelle tre potenze di 100, 125 e 140 cv abbinato al nuovo cambio manuale a 6 mar ce a bassi attriti per emissioni di CO2 fino a 97 gr/ km e consumi di 4.3 l/100 km. In più, l’1.1 aspirato da 70 o 85 cv con cambio manuale a 5 marce (consumi 4.4 l/100 km ed emissioni di CO2 pari a 101 gr/km). Il diesel TDCi 1.5 è nelle versioni da 85 o 120 cv, entrambe con cambio manuale a sei marce (consumi 3.5 l/100 km ed emissioni CO2 89-90 gr/km). Il cambio automatico? Purtroppo è disponibile solo sull’EcoBoost 1.0 da 100 cv, forse l’unico (ma comprensibile visto il peso del diesel, ormai solo o quasi italiano, e gli effetti su costi e prezzi di un’eventuale ingegnerizzazione) appunto da muovere alla nuova Ford Fiesta insieme al bagagliaio.
PIENO HI TECH - La scelta Ford, insomma, è stata chiara: meglio puntare sul futuro, sulla tecnologia. E qui il “pieno” è davvero totale tra sicurezza, assistenza alla guida e comfort. La piattaforma hi tech prevede l’utilizzo di 2 telecamere, 3 radar e 12 sensori a ultrasuoni per monitorare l’area intorno alla macchina a 360° e la strada che la precede fino a 130 metri, più di un campo di calcio. Il sistema più innovativo a listino riguarda la frenata automatica di emergenza con riconoscimento dei pedoni anche di notte, perché una delle telecamere è quadrangolare e li riconosce in movimento.
PARCHEGGIO - Inoltre, su Fiesta è disponibile per la prima volta il sistema di parcheggio semiautomatico che frena in maniera autonoma per evitare anche i piccoli contatti con le altre vetture durante il parcheggio. Tra gli altri ci sono quello di riconoscimento dei segnali stradali e gli abbaglianti automatici. In tutto sono 15 i sistemi di assistenza alla guida. Passando alla connettività su Ford Fiesta è montato il Sync3 a comandi vocali con nuovo display touch screen capacitivo da 8 pollici, sempre tutto compatibile con Apple Car Play e Android Auto. Mentre è davvero spettacolare il sistema audio B&O Play, un’autentica esperienza di ascolto con 675 watt di potenza grazie a 10 diffusori e subwoofer nel bagagliaio...
LA PROVA - Abbiamo approfondito la conoscenza e guidato la nuova Fiesta, sia la 1.5 diesel Titanium da 120 cv che la ST Line da 140 nello scenario della campagna magica e apparentemente disabitata intorno a Valladolid, cuore della Castiglia. E se il design esterno di nuova Fiesta segue il filo di una tradizione, ammodernata, la rivoluzione sta tutta negli interni dove Fiesta è completamente nuova e razionalizzata. Materiali di qualità, anche al tatto, pulsanti dimezzati. E spazi comodi per guidatore e passeggeri (guadagnati grazie all’ergonomia dei nuovi sedili), bagagliaio a parte. Ma la vera sensazione positiva arriva quando ci si mette alla guida: motori silenziosi, più cattivo quello dell’ST Line, cambio manuale a sei marce fluidissimo, sterzo reattivo e preciso.
GUIDA - E soprattutto un comportamento stradale da macchina di segmento superiore. La rigidità torsionale cresciuta del 15%, il telaio rinforzato, le carreggiate anteriori e posteriori allargate (di 3 e 1 cm) contribuiscono a un assetto stabile, anche sull’asfalto ondulato e sinuoso del percorso. Coadiuvate in questo senso dalle nuove sospensioni e all’Electronic Torque Vectoring control che regola la velocità delle ruote nell’interno curva, aumentando così il grip del 10% e riducendo dell’8% la distanza di arresto a 100 km/h. È un’altra Fiesta ma è sempre Fiesta.