Renault Koleos, la virtù dell'equilibrio

Disponibile con un 1.6 da 130 CV e un 2.0 da 175, entrambi diesel, arriverà sul mercato a metà settembre
Renault Koleos, la virtù dell'equilibrio
dal nostro inviato Alessandro Vai
4 min

HELSINKI - Se il nome Koleos non vi ricorda niente di particolare, non preoccupatevi perchè la prima generazione della SUV media prodotta da Renault - in vendita dal 2008 al 2016 - non ha certo lasciato il segno e del resto non è mai neanche stato uno dei prodotti preferiti dalla Casa francese. Ma con questa seconda generazione cambia tutto, a partire dalla piattaforma su cui è stato realizzato che è quella della Nissan X-Trail, uno dei modelli più interessanti e globali della categoria. Dalla SUV giapponese arriva tutta la meccanica, compresi i motori e le trasmissioni, mentre tutto quello che riguarda lo stile, la carrozzeria e gli interni è made in Renault.

X-TRAIL - Questa derivazione tecnica spiega anche l'assenza di soluzioni come le quattro ruote sterzanti 4Control, che non si adattano al pianale giapponese, o del cambio doppia frizione EDC, che finora è stato sviluppato solo per il 1.6 dCi o la relativa (per il tipo di auto) compattezza del posto guida che è tarato su standard orientali più che occidentali. In compenso si può contare su uno schema di trazione integrale super-collaudato - differenziale centrale bloccabile e cambio automatico a variazione continua - e si può optare per il 2 litri turbodiesel da 175 CV che è di fatto un unicum nella gamma Renault, che per le altre ammiraglie del si affida al 1.6 bi-turbo da 160 CV.

SEGMENTO D -La Koleos rappresenta anche il completamento dell'offerta Renault nei modelli pù grandi, che è declinata sulla Talisman, sia berlina che station wagon e sulla monovolume Espace. Uno schieramento che ora è quanto mai completo, visto che negli ultimi anni la quota dei D-SUV all'interno del segmento D è cresciuta del 50%, arrivando fino a un terzo del totale, che tradotto in numeri vuol dire oltre 400.000 auto all'anno vedute in tutta Europa. Con la nuova Koleos anche Renault vuole la sua fetta, tenendo presente che l'interesse del pubblico per questo genere di auto non è più focalizzato solo sui marchi premium.

PREZZI - La Koleos non raggiunge certo il livello tecnologico dei prodotti di questi ultimi, ma ha altre frecce al suo arco, a partire da un prezzo di attacco di 31.100 euro per l 1.6 a due ruote motrici, mentre le la 2.0 a trazione integrale servono almeno 39.100 euro. Per queste cifre si acquista un vettura estremamente spaziosa, che privilegia i posti dietro e il baule (579 litri) rispetto ai sedili anteriori, anche se non dispone dei 7 posti nemmeno in opzione. In compenso il comfort a bordo è eccellente, grazie all'ottimo mix tra smorzamento delle sospensioni, insonorizzazione dell'abitacolo e conformazione dei sedili.

CONFORT - La taratura piuttosto morbida degli ammortizzatori sconsiglia la guida sportiva, ma dona serenità quando si affronta il fuoristrada, che non può essere estremo causa assenza di ridotte, angoli di attacco stradali (19 e 26°) e differenziali liberi. Tuttavia, si possono affrontare pietraie, rocce e solchi senza particolari problemi, comprendo le necessità del 99% del pubblico potenziale di quest'auto. La Koleos è certamente un'auto da famiglia e i suoi 4,67 metri ne sconsigliano l'utilizzo cittadino, anche perchè il diametro di sterzata non è certo quello di una Twingo. La rinvicità arriva sulle statali o in autostrada, dove la coppia del 2.0 (380 Nm) è sempre presente e anche quella del 1.6 (320 Nm) non lascia mai perplessi.

STILE - Insomma, la nuova Koleos è un'auto valida, intelligente e ben equipaggiata, sia dal punto di vista dell'infotainment - c'è il nuovo R-Link 2 con tablet verticale - che da quello dei sistmi di assistenza alla guida, con la frenata automatica di emergenza che è di serie. Lo stile, infine, può piacere o meno ma ha un suo carattere ben definito. Chi sceglierà la Koleos non lo farà certo per un "colpo di testa" o guidato dall'emozione, ma da una lucida razionalità e verrà ripagato da un prodotto a cui non si possono ascrivere eccellenze, ma nemmeno imputare alcuna mancanza.


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