Nissan Micra, rivoluzione in città: la prova

Primo contatto con la ex piccola giapponese che cresciuta nelle dimensioni ed equipaggiata con contenuti da categoria superiore, per fare concorrenza a Fiesta, Clio e Polo
Nuova Nissan Micra, le foto su strada
Pasquale Di Santillo
9 min

DUBROVNIK. Cambiare è come rinascere, ricominciare senza sapere bene dove questo processo porta. Anche fissando degli obiettivi, non si conoscono esattamente tutte le conseguenze del cambiamento. Di certo, per cambiare ci vuole coraggio, significa accollarsi una quantità industriale di rischi. E come diceva Winston Churchill “non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”.

RIVOLUZIONE. Un aforisma che sembra disegnato su misura per la nuova Nissan Micra. La rivoluzione che si fa macchina, non una qualsiasi. La quinta generazione di un’auto icona, apparsa la prima volta nel 1982 (in Giappone, nel 1983 in Europa) che a 35 anni è sempre Micra, perchè ne conserva lo spirito di innovazione, la capacità di stupire. Eppure si trasforma in qualcosa che Micra non è più. O meglio, è molto di più. Rivoluzionaria lo era prima con le sue forme arrotondate e simpatiche, con la sua spontanea semplicità che la rendeva e la rende ancora appetibile, tra le city car più amate di sempre. Rivoluzionaria a maggior ragione lo è ora che prende muscoli, aggressività e centimetri (17) senza perdere le qualità dell’antenata, tra cui l’indimenticabile agilità, perchè si può rimanere city car anche sfiorando i 4 metri, ed allargarsi (di quasi 8 cm) al punto da avere un’abitabilità in grado di ospitare una famiglia, bagagli compresi (300 litri di capacità). E meritarsi l’inserimento nella short list delle 7 finaliste del Premio dell’Auto dell’Anno che verrà assegnato a marzo alla viglia dell’apertura del Salone di Ginevra.

RISCHI. E qui torniamo ai rischi del cambiamento. Il tempo è malandrino, ti fa sembrare un oggetto (una persona, un’atleta) ancora funzionale al suo compito (essere venduta, nella fattispecie). Poi quando capisci che il tempo sta per finire e che la concorrenza ti toglie il terreno intorno, devi cambiare ma non è facile farlo con un’icona. È’ in quel momento che devi trovare il coraggio di cambiare, di rischiare. Tanto se continui a conservare bene un grande passato rischi di farti ancora più male e allora tanto vale provare. Tradotto, per Nissan Micra, significa riposizionare la vettura più in alto (mentre per almeno sei mesi la vecchia continuerà a rimanere in listino), là dove serve fare massa critica e conquistare territori nuovi.

DESIGN. E allora eccola qua, la nuova Micra non più tanto Micra, visto il formato max. Pronta a diventare una delle aggressive competitor dell’affollatissimo segmento B che con Ford Fiesta, VW Polo, Renault Clio, Peugeot 208 e Kia Rio è composto per il 60% proprio da queste compact car. E nuova Nissan Micra cambia tutto per rimanere Micra con l’obiettivo di portarla, anche con le nuove vesti, nella top ten europa delle berline di segmento B. Design, target di clientela, motori e contenuti: non c’è una cosa che non cambi in Nissan Micra, pur restando fedele allo spirito di innovazione che contraddistingue la Casa giapponese. Detto delle misure, è tutto l’aspetto che stravolge l’immagine attuale di Micra. I muscoli, le linee aggressive delle fiancate, la griglia V-Motion, gli angoli, gli spigoli, il tetto spiovente: in nuova Micra non c’è un dettaglio che non esprima dinamicità e sportività. E la nuova anima di Micra si riflette in maniera coerente anche negli interni, dove la qualità delle rifiniture e delle plastiche si sposa alla perfezione con quella sensazione di grande feeling di guida che si percepisce appena ci si mette alla guida tra sedili quasi sportivi, regolazioni e assetti di guida, precisi e funzionali. Una modernità sportiva esaltata dalle 125 possibili personalizzazioni, combinazioni di colori tra esterni ed interni che coincide con la dichiarazione di principio di Nissan: «Una macchina costruita in Europa (nello stabilimento francese di Flins dove vengono realizzate le Renault Clio e Zoe della stessa Alleanza ndr) per gli europei». I cui gusti vengono seguiti e accontenti in ogni modo: dalla plancia bicolore con inserti morbidi, al display per l’infotainment da 5 pollici, fino alle sei casse Bose per gli appassionati di musica di qualità, uno dei quali integrati nei poggia testa (per la versione Tekna).

TEST E MOTORI. Per restare in tema di cambiamenti, Nissan, non poteva farsi mancare l’introduzione del motore diesel assente per la “vecchia” Micra. Parliamo dell’1.5 dCi 4 cilindri di derivazione Renault da 90 cv che ha un senso preciso, visto che il cuore del segmento B pesa il 27,5% sul mercato globale e la mix è 44% benzina, 36% diesel che da solo vale 90.000 pezzi. Ma l’altro cambiamento in termini di propulsori è l’arrivo del piccolo 3 cilindri a benzina di 1.0 litri da 73 cv che sarà affiancato dall’altro motore benzina lo 0.9 IG-T turbo, da 90 cv. Per il momento l’abbinamento sarà solo con cambi manuali a 5 marce: tra qualche mese (12, 18?) arriverà l’automatico, mentre nell’anno sono previste altre motorizzazioni. Il diesel e il benzina turbo da 90 cv li abbiamo testati con soddisfazione nel primo contatto avuto con la nuova Nissan Micra, in Croazia. Per celebrare la rivoluzione Micra, la splendida Ragusa-Dubrovnik, ha modificato il suo naturale aspetto, regalando la vista della splendida costa dalmata imbiancata da una sorprendente nevicata. Panorama a parte, il diesel non tradisce mai, fluido, progressivo, reattivo, con lo spunto necessario quando serve. E anche il turbo benzina sorprende: meno silenzioso del diesel ma non perde un colpo nè in accelerazione nè in ripresa grazie anche al cambio morbido, veloce e preciso. Sui tornanti dolci intorno a Dubrovnik la percezione complessiva della nuova Nissan Micra regala anche qualche emozione per il grande equilibrio in marcia su un asfalto decisamente insidioso. Puntuale negli inserimenti in curva con assetto stabile nei cambi improvvisi di marcia per evitare buche od avvallamenti.

TECNOLOGIA PER TUTTI. Per completare un quadro già soddisfacente, Nissan ha deciso di mettere buona parte della sua tecnologia, l’Intelligent Mobility, a disposizione della nuova Micra. Dalla frenata automatica di emergenza, al sistema di riconoscimento dei pedoni (sono in opzione per tutti gli allestimenti, tranne Visia e di serie per Tekna); dal sistema che riconosce ed evita il salto involontario della corsia per finire all’Active Trace Control (contro il sottosterzo in curva) e l’Active Ride Control (ammortizza le irregolarità della strada e il beccheggio agendo su freni e motore). Senza dimenticare l’Intelligent Around View Monitor, la videocamera panoramica a 360°. Nessuno dei competitor nel segmento può vantare l’inserimento di dotazioni così avanzate di sistemi di ausilio alla guida, in linea con quello che Nissan offre su Qashqai.

TARGET E PREZZI. L’ultima scommessa rischio di Nissan riguarda il target di clientela. Come era immaginabile, un modello del genere, così pensato e realizzato, difficilmente potrà conservare l’80% di vendite costituito da donne, come per la vecchia versione. L’obiettivo è quello di modificare la composizione dei clienti e grazie alle caratteristiche di nuova Micra andare alla conquista di una clientela anche più giovane, sia nel segmento di appartenenza che in maniera trasversale, in considerazione delle modifiche dei gusti delle donne stesse. E delle esigenze delle famiglie di oggi che potrebbero anche trovare in Nissan Micra la macchina unica, capace di risolvere tutte le problematiche. Cinque gli allestimenti, quelli tradizionali del marchio giapponese, disponibili per la nuova Nissan Micra. Verrà lanciata in concessionaria dal 16 marzo con un open week end (in Italia nell’anno saranno disponibili solo 20.000 pezzi) anche se, con la produzione avviata da una settimana, sono già stati aperti gli ordini. Si parte dalla Visia con il benzina 1.0 che costa 12.600 euro, poi si passa alla Visia+ (parte da 13.800 euro) e a seguire Acenta (da 14.800 euro), N-Connecta (da 16.700 euro) per finire a Tekna (da 17.700 euro). Il top è la Tekna con il turbodiesel da 90 cv che tocca i 19.800 euro. Già dimenticavamo, le rivoluzioni non sono mai gratis!


© RIPRODUZIONE RISERVATA