Il richiamo della foresta, il rombo dell’Oceano e quello sulla pista. C’è come una sorta di identità tra la potenza selvaggia dell’ultima arrivata di casa BMW , la M2 coupé, e la forza della natura che trasmette la California. Dalla penisola di Monterrey, a Big Sur: a destra il Pacifico e le sue onde da surf, a sinistra le dune poi dritti nella foresta di abeti e sequoie e infine retromarcia fino alla giungla di curve e saliscendi di Laguna Seca. In mezzo, il richiamo al passato con la 2002 Turbo del 1973 in bella vista, primo modello sportivo sovralimentato di Bmw.
SPORTIVA DI RAZZA - L’erede è questo modello di entrata nel mondo dorato dell’elica formato M (sta per Motorsport) sembra essere a perfetto nel suo agio, come se fosse nata e cresciuta in questo habitat. Allo stesso tempo, animale da strada e da pista, che dà sicurezza in ogni frangente e non a caso è la safety car del mondiale MotoGP 2016. Tutto grazie ad un cuore generoso, il motore è un 3 litri turbo, a 6 cilindri, non il doppio turbo della M4, ma quello della M235 solo leggermente modificato. Segni particolari? 370 cavalli, 465 Nm, arriva a 250 km/h, con il limitatore ma c’è un optional che consente di sforare fino a 270 km/h; impiega 4"3 ad arrivare da 0 a 100 km/h con cambio automatico M DKG a doppia frizione e sette marce Drivelogic, mentre con il manuale a 6 marce impiega 4"5 e in scalata garantisce una doppietta autonoma. In sintesi, uno spettacolo.
EQUILIBRIO STABILE - Ma è tutto l’insieme che regala brividi. La BMW M2 Coupé sembra davvero una belva pronta all’assalto: compatta, grintosa, eppure elegante, frontale con doppia apertura, insomma, l’aggressività fatta macchina. In strada come in pista ha un suo equilibrio di marcia invidiabile che dipende da sospensioni non adattive, nel senso che seguono la strada senza esagerare, calibrate per ogni superficie. Il tutto condito da pneumatici con cerchi da 19 pollici, freni supersportivi, passaruote extralarge e un poker di scarichi da paura.
EMOZIONE CAVATAPPI - Quando ci si immette sulla mitica highway one che da San Francisco arriva sino a San Diego, sembra di ascoltare un’orchestra potente, capace di sovrastare il fragore dell’Oceano. Scorre veloce senza problemi la BMW M2 Coupé e più che un test sembra un viaggio in un altro mondo. Che finisce nell’esatto momento in cui si entra a Laguna Seca. Qui per il risveglio ci vuole poco, vista l’adrenalina che inizia a circolare, perché nel catino californiano il cuore spinge il sangue ad una velocità proporzionata all’emozione, violenta che produce farfalle per il doppio tuffo nell’ignoto del Cavatappi, la mitica doppia curva a corpo morto già teatro del sorpasso di Valentino Rossi a Stoner, poi vendicato due anni fa da Marquez alla stessa maniera. Il cambio doppia frizione è preciso e velocissimo, lo sterzo fa il suo e a 4.500 giri i 370 cv sono tutti schierati compatti. Ma nonostante l’emozione, a bordo della BMW M2 Coupé non ti senti mai come in una di quelle sportive stupende che non ti lasciano respirare, piuttosto in una berlina capace di correre come una supercar. Non costa poco, 62.400 euro (più altri 4.000 per per il cambio doppia frizione), ma volete mettere guidare una belva?
Scheda tecnica
Modello: BMW M2 Coupé
Motore: benzina Turbo 6 cilindri in linea
Cilindrata: 2979 cc
Potenza: 370 cv
Coppia: 465 Nm con overboost fino a 500 Nm a 5.560 giri/min
Cambio: manuale a 6 marce o automatico doppia frizione M DKG a 7 rapporti
Velocità massima: 250 km/h ma estendibile a 270 km/h
Accelerazione 0-100 km/h: in 4"5 (4"3 col cambio automatico)
Consumo misto: 8,5 l/100 km (7,9 con cambio automatico)
Emissioni CO2: 199 g/km
Categoria: euro6
Dimensioni:
Lunghezza 4,468 metri
Larghezza 1,854 metri
Altezza 1,410 metri
Peso: a vuoto 1495 kg (1570 con cambio automatico)
Bagagliaio: 390 litri
Prezzo: 62.400 (+4000€ per il cambio automatico dopia frizione)
Commercializzazione: in corso