ROMA - Nonostante non siano più una rarità, mettersi alla guida di un’auto elettrica provoca sempre un brivido. Anzi una scarica. Perché si ha la sensazione di far parte del futuro e anche perché ti fa sentire un privilegiato: niente soste da pagare, posti riservati con colonnine di ricarica (quando gli incivili non ci parcheggiano abusivamente le auto), accesso libero alle ZTL, niente code dal benzinaio. Vip e con la coscienza a posto: faccio tutti i chilometri che mi pare e non inquino l’aria con un solo grammo di Co2. C’è anche qualche lato negativo: autonomia ridotta rispetto alle auto a combustione, tempi di ricarica non paragonabili a pieno tradizionale, colonnina di ricarica in aumento ma ancora sconosciute nei piccoli centri. Ma siamo fiduciosi: da qui a pochi anni la mobilità elettrica sarà, speriamo, un’alternativa comune e non una soluzione per guidatori eccentrici.
GEMELLE DIVERSE - Abbiamo avuto la possibilità di guidare per alcuni giorni la Kia Soul Eco Electric, versione green dello urban crossover coreano, equipaggiato con motore sincrono a magneti permanenti da 110 cavalli e 285 Nm, in gradi di raggiungere una velocità massima di 145 orari e di scattare da 0 a 100 in 11,2 secondi. Esteticamente è in tutto e per tutto una Soul: stesse dimensioni (4.14 metri di lunghezza), stesso design, stesso look inconfondibile. Ma i dettagli fanno la differenza: niente scarico, né tappo del serbatoio. L’auto si ricarica attraverso una presa anteriore a scomparsa posizionata nella calandra “tiger nose” Kia.
ECOCHIC - L’auto ci riconosce: avvicinandosi con le chiavi in tasca si aprono gli specchietti e si sblocca. Saliamo a bordo: come le gemelle a benzina o diesel è molto spaziosa e in grado di far sedere comodamente anche guidatori (e passeggeri) molto alti, grazie a un passo di 2.57 metri e a un’altezza di 1.59. L’abitacolo stupisce positivamente per pulizia e sobrietà: quasi tutte le funzioni dell’auto si controllano tramite touchscreen e gli interni sono realizzati in morbidi materiali eco-friendly. Stacchiamo il cavo dalla colonnina e lo posizioniamo nell’apposito alloggiamento ricavato in un doppiofondo nel bagagliaio: tutto rimane in ordine e non si ruba spazio al baule, che con una capacità di 281 litri (fino a un massimo di 891) si è dimostrato molto capiente anche nelle temute “prove supermarket” del sabato. La guida in città è un piacere: nessuna vibrazione, nessun rumore. Con i finestrini alzati l’insonorizzazione è ottimale e il traffico cittadino non penetra nel nostro “giardino zen”. Inoltre il motore, con una coppia di 285 Nm disponibili fin da subito, consente partenze brillanti e sorpassi veloci. L’autonomia è di quasi 200 chilometri (170 circa nel ciclo misto): mantenendo una modalità di guida Eco (cioè senza schiacciare a tavoletta), l’auto non consuma quasi a e in fase di frenata si ricarica. Altro accorgimento interessante è l'aria condizionata a risparmio energetico indirizzata solo verso il conducente, riduce la quantità di energia consumata.
QUANTO COSTA - A bordo c’è praticamente tutto: fari LED, sensori di parcheggio, telecamera posteriore, volante, specchietti e sedili riscaldabili, vetri posteriori “privacy”, sistema di monitoraggio pressione pneumatici, navigatore, etc. etc. Tutto compreso, la Eco-Electric è disponibile in un solo allestimento full optional al costo di 36 mila euro con garanzia di sette anni. Troppi soldi? Certo, non sono pochi ma è anche vero che poi si risparmia molto sul carburante (la tariffa flat Enel per le colonnine costa 30 euro al mese per un numero illimitato di ricariche) e le soste. Ma è soprattutto vero che in altri paesi i governi incentivano l’acquisto di veicoli elettrici con bonus non indifferenti. La Francia, ad esempio, ha varato un nuovo piano di incentivi che garantisce fino a 10 mila euro per passare da un diesel a un’elettrica. Speriamo di imitare presto i cugini.