Lo consideriamo ormai da tanti anni un nostro alleato, spesso salvavita, in caso di incidenti. Fino ad oggi, però, abbiamo associato l’airbag come un elemento interno all’abitacolo, non esterno. Fino ad oggi, appunto.
CUSCINO - Perché un nuovo studio consentirà in futuro di utilizzare la stessa tecnologia anche per l’esterno, attutendo l’impatto tra un veicolo e l’altro. Si tratta, per ora, di un prototipo sviluppato dall’azienda automotive ZF TRW: è un vero e proprio cuscino, grande più del doppio rispetto a quelli utilizzati nell’abitacolo (200 litri circa), capace di proteggere la zona laterale della vettura.
PRIMA E NON DOPO - Per arrivarsi ha bisogno di due dispositivi (uno per quelli interni) è la modalità è differente. Perché? Diversamente da quelli che proteggono le persone, che entrano in funzione un millisecondo dopo l’impatto, questo deve farlo un millisecondo prima della collisione stessa. Un po’ quello che succede per l’air-bag a due ruote inserito nelle giacche dei motociclisti (VIDEO).
PROBLEMA USURA - Nel caso delle auto, il sistema sfrutta i sensori e le telecamere dell'auto per capire quando sta per avvenire un impatto. Lo studio è ancora in fase di sviluppo, perché dovranno ancora essere risolti vari problemi: tra i tanti, l’esposizione agli agenti esterni come pioggia, sale e polvere, generalmente corrosivi. Ma la “strada” è stata aperta e chissà che non diventi utile per la sicurezza in breve tempo…
AIRBAG PER MOTOCICLISTI: ECCO COME FUNZIONA!