Quando la strada diventa un ring

90 aggressioni stradali registrate nel primo semestre 2014 e in 5 casi c'è scappato il morto. Aumentano le violenze tra automobilisti e le aggressioni nei confronti delle forze dell'ordine.
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A volte basta un semplice diverbio a un semaforo per scatenare reazioni violente. In altri casi ci sono di mezzo anche alcool e droghe ad alterare i comportamenti degli automobilisti, ma sono una netta minoranza. Nel 95% dei casi la violenza sulle strade è frutto di comportamenti consapevoli. I dati, stando a un recente studio condotto dall'ASAPS (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale), sono allarmanti: il primo semestre dell'anno ha fatto registrare 5 vittime, ovvero tante quante in tutto il 2013.

 

E non si sta parlando, bene ribadirlo, di incidenti, ma di aggressioni: con ombrelli, bastoni, cacciaviti, bottiglie, coltelli o, addirittura, con pistola o sciabola. Tanto per citare due recenti casi di ordinaria follia, lo scorso 1° luglio, a Firenze, un turista ubriaco si è scagliato (per motivi sconosciuti) contro un automobilista fermo a uno stop, prima di essere mandato al tappeto con un colpo di casco da un passante intervenuto con le maniere forti. Il 20 giugno nel modenese c'è scappato il morto, un 41enne accoltellato in seguito a una banale lite. A fine maggio, a Padova, un automobilista in auto con la propria famiglia era stato aggredito con spray al peperoncino (tre giorni di prognosi) da un altro guidatore, spazientito per la sua andatura troppo moderata. 

 

Periferie degradate? Colpa degli extracomunitari? O dello sballo post discoteca? No, perché secondo l'ASAPS l’88% delle aggressioni avviene di giorno e su 76 episodi del primo semestre solo 9 sono stati di notte. Infatti ai 5 deceduti, da gennaio a giugno, vanno aggiunte 90 persone che sono rimaste ferite, di cui 16 hanno riportato lesioni gravi. La maggior parte delle aggressioni è avvenuta tra italiani, solo nel 26,3% dei casi, era coinvolto uno straniero. “Certo la violenza fra automobilisti non può stupire più nessuno. Però quando si legge di 5 morti e 90 feriti per aggressioni su strada per motivi di viabilità qualche riflessione nasce” commenta Giordano Biserni, presidente dell’Asaps. 

 

A questo è doveroso aggiungere un altro dato preoccupante, ossia le aggressioni nei confronti delle forze dell'ordine: nel corso del 2013 (fonte ASAPS) ne sono state registrate 2.286 nei confronti di poliziotti, carabinieri, agenti di polizia municipale, di operatori delle altre forze di polizia e di pubblici ufficiali in genere. In 565 casi, pari al 24,7% del totale, l’aggressore ha fatto uso di armi proprie o improprie. 

 

 

FC


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