ROMA - La casa automobilistica giapponese Mitsubishi ha ammesso di aver alterato dati relativi alla pressione dei pneumatici durante i test di 4 modelli per migliorarne l'efficienza energetica. Le manipolazioni riguardano 625.000 veicoli prodotti dalla metà del 2013 incluse 468.000 macchine assemblate per la Nissan . Le anomalie sono state scoperte in una inchiesta interna ordinata dalla stessa casa auto e successivamente comunicate al ministero dei Trasporti giapponese. In una affollata conferenza stampa il presidente Tetsuro Aikawa ha chiesto scusa inchinandosi e ha riferito di aver ordinato lo stop alla produzione dei modelli e l'avvio di una indagine approfondita. Le azioni della sesta casa automobilstica nipponica sono crollate del 15% alla Borsa di Tokyo, la maggiore variazione percentuale in 12 anni.
FCA, i motori diesel rispettano le normative
CONTROLLI SERI - Immediata la reazione da parte delle associazioni dei consumatori. "Ci chiediamo che fine abbiano i controlli a campione su almeno mille macchine diesel di tutti i marchi promessi dal ministro dei Trasporti Del Rio" ha dichiarato Raffaele Caracciolo, esperto di automotive dell'Unione Nazionale Consumatori. "A quando, un serio protocollo dei test su strada? Non è possibile che queste manomissioni si scoprano solo grazie all'autodenuncia delle case automobilistiche. Anche perché, a nostro avviso, questi accorgimenti sono stati utilizzati da quasi tutti. Ecco, perché, fin dall'inizio del Dieselgate abbiamo chiesto un'indagine a 360 gradi per tutti i costruttori. Il problema è che il protocollo è fermo al CNR e non si hanno notizie dello stato del progetto" ha proseguito Caracciolo.