La chiusura del terzo trimestre dell’anno registra il progressivo consolidamento della crescita dell’auto in Europa e non solo per il contributo dei 5 Major Markets. Nei primi 9 mesi del 2015, le immatricolazioni dell’Europa 28+Efta hanno superato con un mese di anticipo rispetto al 2014, la soglia dei 10 milioni di veicoli registrati a 10.776.666 unità, 870.000 in più rispetto allo scorso anno, quando furono immatricolati 9.905.865 veicoli, con un incremento, quindi dell’8,8%. Il solo mese di settembre, segnando la 25^ crescita consecutiva, ha evidenziato un incremento prossimo al double digit, +9,8% con 1.394.223 vetture vendute (1.269.781 nel settembre 2014).
Il Dieselgate non ferma Volkswagen (almeno per ora): +8,4%
Dopo 9 mesi, 16 Paesi stanno crescendo più della media del mercato, 26 paesi su 30, in rappresentanza del 97% dell’industry EU 28 +Efta registrano il segno più. “L’andamento positivo del mercato europeo – ha commentato Romano Valente Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere - non sembra tener conto dell’attenzione che si è generata sul tema emissioni, anzi potrebbe far cogliere l’opportunità di allargare il focus mediatico ai temi della sicurezza stradale legati all’anzianità e alla dimensione del parco circolante europeo: 250 milioni di veicoli che invecchiano progressivamente, passando dagli 8,5 anni di età media del 2008 ai 9,7 anni nel 2014”. “In Italia abbiamo una situazione analoga – prosegue il Direttore Generale - con un parco circolante reale di 35,4 milioni di veicoli, dei quali 9,5 milioni – il 27% - ha più di 14 anni di anzianità e rispetto ai quali le auto dell’ultima generazione sono oggettivamente molto più complete di dotazioni di sicurezza attiva e passiva a prezzi più competitivi che mai”. “Le forti campagne promozionali messe in campo dalle Case con le proprie Reti stanno sicuramente contribuendo in qualche misura al rinnovo del parco anziano, ma da sole non sono in grado di portare quella spinta benefica di cui il settore avrebbe bisogno. In particolare, nel comparto delle auto aziendali potrebbe realizzarsi un’accelerazione positiva nel rinnovo, mediante l’usato più fresco messo in circolazione, se le imprese trovassero nella prossima Legge di Stabilità delle misure efficaci di riduzione della pressione fiscale” - ha concluso Valente.
La progressione migliore è stata messa a segno dal marchio Jeep , che continua a mettere a segno segni positivi a tripla cifra trainando il Gruppo Fiat Chrysler: il brand americando di fuoristrada ha chiuso lo scorso mese con un +136%, concludendo i primi nove mesi a +170%, dando una mano a FCA Group che chiude a +15% e andando a compensare il segno negativo di Alfa Romeo e Lancia .