ROMA - La Guardia di Finanza sta eseguendo una serie di perquisizioni nella sede della Volkswagen Group a Verona, disposte, secondo quanto apprende l' Ansa, dalla procura di Verona che ipotizza il reato di frode in commercio. Ci sono già alcuni nomi nel registro degli indagati, che ha aperto un fascicolo sulla Volkswagen Italia e ha disposto una serie di perquisizioni. Tra questi, secondo quanto si apprende, ci sarebbero alcune figure apicali del management. La GdF si è presentata anche nella sede della Lamborghini a Sant'Agata Bolognese. Indagati il presidente del Cda Luca De Meo e l'amministratore delegato e direttore generale Massimo Nordio.
"È stata accolta in pieno la nostra istanza", afferma il presidente Codacons Carlo Rienzi. "Solo pochi giorni fa avevamo chiesto di disporre perquisizioni a tappeto nelle sedi italiane di Volkswagen e presso le abitazioni private di dipendenti e manager, allo scopo di acquisire documentazione circa lo scandalo delle emissioni falsificate, al pari di quanto disposto dalla magistratura tedesca. La nostra ipotesi - spiega l'associazione - era proprio quella di una possibile frode in commercio a danno dei consumatori, per la quale ci siamo rivolti alla magistratura e all'Antitrust". "Se dalle indagini della Procura di Verona dovessero emergere illeciti, si rafforzerebbe ancor di più la class action avviata dal Codacons dinanzi al Tribunale di Venezia, che al momento registra la pre-adesione di oltre 12.000 automobilisti".
Di seguito riportiamo il comunicato ufficiale Volkswagen in seguito alle perquisizioni nella sede di Verona e Bologna:
Nella mattinata di oggi, 15 ottobre 2015, su ordine della Procura di Verona la Guardia di Finanza ha effettuato una perquisizione presso le sedi di Volkswagen Group Italia S.p.A., a Verona, e di Automobili Lamborghini S.p.A. (in qualità di Socio unico di Volkswagen Group Italia S.p.A.) a Sant’Agata Bolognese, nell’ambito delle verifiche relative ai motori Diesel del Gruppo Volkswagen. Volkswagen Group Italia e Automobili Lamborghini hanno collaborato, e continueranno a collaborare, con la massima trasparenza e apertura.