Matteucci, Opel: «Nuova Astra è un'apripista»

Intervista all'a.d. di Opel Italia: «Con Astra abbiamo fatto un grande passo avanti fra design sportivo, motori, spazi, connettività e sicurezza». E in arrivo ci sono altri 29 modelli.
Pasquale Di Santillo
6 min

ROMA - La tecnologia, il futuro, le sue mille applicazioni in ogni campo stanno trasformando le tendenze, le mode, in esigenze quasi ineludibili. Nell'automotive, molte di quelle stesse esigenze, spesso declinate in desideri, sono già diventate certezze, concrete realizzazioni di quelle tendenze. Ora la sfida è rendere tutto questo alla portata del maggior numero possibile di persone, con costi accessibili. Uno degli esempi di chi questa sfida ha già cominciato a vincerla, è la nuova Opel Astra. Non a caso una delle serie candidate a trionfare all'edizione n.52 del prestigioso riconoscimento dell'Auto dell'Anno (vota la tua preferita) che verrà assegnato lunedì al Salone di Ginevra. A spiegarcelo nel dettaglio è Roberto Matteucci, a.d. di Opel Italia.

Matteucci, come sta andando sul mercato italiano ed europeo la nuova Opel Astra?

«Astra ha riscosso un notevole interesse da parte dei clienti e della stampa specializzata. A pochi mesi dal lancio, avvenuto nel novembre scorso, gli ordini a livello europeo hanno superato le 100.000 unità e in Italia le immatricolazioni del modello sono incrementate del 42% rispetto a quelle dello stesso periodo dell'anno precedente. Ed essere tra le finaliste dell'Auto dell'Anno è un riconoscimento alla qualità del prodotto».

Astra si può definire la macchina della definitiva svolta per Opel?

«La nuova Opel Astra si inserisce nel piano di sviluppo delineato per la marca che prevede 29 nuovi prodotti entro il 2020. Astra in particolare rappresenta la prima vettura sviluppata secondo le nuove priorità di sviluppo dei nuovi modelli indicate dal numero uno di Opel Europa, Karl-Thomas Neumann e cioè massima efficienza, tecnologie premium rese accessibili - soprattutto per quanto riguarda la connettività - e design sportivo».

Secondo i vostri dati, qual è la radiografia del cliente di Opel Astra?

«E' un modello che si è inserito tra le protagoniste nel segmento delle compatte, il fulcro del mercato europeo ed italiano. E il suo cliente è eterogeneo e spazia dal privato all'azienda. E in fondo queste sono le due categorie importanti di clienti. Le famiglie moderne che vogliono una vettura spaziosa ma compatta e che la scelgono in funzione del design e delle innovazioni tecnologiche. E le aziende che sono particolarmente attente al comfort e ai costi di gestione. Nuova Opel Astra soddisfa tutte queste esigenze attraverso un utilizzo intelligente dello spazio interno, nuovi propulsori e tecnologie relative alla connettività e alla sicurezza che sono solitamente appannaggio di brand premium e che invece Astra offre ad un costo accessibile. I clienti hanno riconosciuto questo salto di qualità e al prodotto è interessato un utente attento alla qualità, che sceglie per l'80% versioni top di gamma e con un elevato livello di equipaggiamenti opzionali».

OPEL ASTRA, SOTTO UNA BUONA STELLA: LA PROVA SU STRADA

Al di là della qualità complessiva di Astra, qual è il motivo prevalente di acquisto del nuovo modello?

«Abbiamo constatato che piace molto la dinamica di guida, grazie alla nuova architettura che rende la vettura più leggera ed efficiente, molto gradevole da guidare. Piacciono i fari Intellilux tanto che un cliente su tre li acquista impressionato dalla qualità dell'illuminazione anche in condizioni difficili di guida. Piace tutto il sistema di connettività, da OnStar a Intellink che monta Apple Carplay e Android Auto. In definitiva un solo elemento non basta, è più corretto individuare una serie di caratteristiche che fotografano il salto di qualità di Opel Astra, rendendola una vettura in grado di competere con concorrenti molto agguerrite».

In che maniera, numeri compresi, potrà incidere sui risultati di Astra la versione Sport Tourer, la familiare in arrivo?

«La versione Station Wagon si inserisce nel solco di una tradizione iniziata nel 1963 con la presentazione della prima Kadett A CarAvan a cui Opel è sempre rimasta fedele. In Italia la versione Astra station wagon, come si chiamava allora, rappresentava l'80% delle vendite ed era leader indiscussa di mercato. Oggi crediamo che il cliente Astra possa essere interessato alla Sport Tourer con ancora maggior favore rispetto al passato, penso ad esempio ad un cliente business, visto che ci proponiamo come vera alternativa alla concorrenza offrendo molta tecnologia premium, comfort ad un costo accessibile. Immaginiamo che la ST potrà valere il 60% delle vendite di Astra».

On Star, IntelliLux, connettività totale: dove va il mondo dell'auto per Opel?

«Come ha dichiarato recentemente Mary Barra, CEO di General Motors, ci saranno più innovazioni nell'auto nei prossimi cinque anni che nei passati cinquant’anni. Sicuramente avremo auto più connesse. Onstar ci permetterà di dialogare direttamente con il cliente e le auto avranno diversi livelli di automatismo per andare incontro anche a una popolazione che invecchia e a un traffico sempre più caotico. Infine avremmo diversi modelli di business in termini di utilizzo e possesso dell'auto».

Cosa presenterà Opel al Salone di Ginevra?

«Intanto, l'ampliamento della gamma di Astra che oltre alla versione Sport Tourer riceverà anche la nuova trasmissione Easytronic, un cambio manuale automatizzato, sull'1.0 turbo tre cilindri e il nuovo, potente, turbodiesel doppio stadio 1.6 CDTI BiTurbo 160 cv. Inoltre mostreremo l'aggiornamento del nostro SUV che ha conquistato il mercato europeo e italiano, Mokka X, che arriverà sul mercato alla fine di quest'anno»


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