ROMA - Il Gruppo BMW conferma che l’elettrificazione della gamma è uno dei punti cardine della strategia degli anni a venire. Entro il 2020 arriverà la nuova piattaforma elettrica per sviluppare diversi modelli del gruppo ma intanto nel 2019 debutterà la Mini 100% elettrica, una novità assoluta per il brand britannico. Questa variante si affiancherà alle tradizionali benzina e diesel, senza dimenticare l’ibrida plug-in.
PRODUZIONE - Il motore elettrico e la batteria della Mini verranno costruiti a Dingolfing e a Landshut, ovvero gli stabilimenti del Gruppo BMW dedicati alla mobilità elettrica. Da qui, questi componenti verranno spediti all’impianto di Oxford, cioè il principale impianto di produzione della Mini a 3 porte. Guardando al futuro, secondo BMW entro il 2025 le vendite di modelli elettrici rappresenteranno tra il 15 e il 25% del totale.
FUTURO - Una forbice dovuta a fattori come le normative, gli incentivi e le infrastrutture di ricarica che ogni singolo Paese sarà in grado di implementare. Per rispondere al meglio a questa domanda flessibile BMW attrezzerà i propri stabilimenti in modo che siano in grado di produrre alternativamente modelli con motori a combustione, elettrici oppure ibridi plug-in.
GAMMA - A questo proposito, lo stabilimento di Dingolfing costruirà le varianti ibride plug-in delle nuove BMW Serie 5 e Serie 7, mentre dal 2021 si occuperà anche della produzione della i NEXT, ovvero quella che sarà l’ammiraglia elettrica del marchio. Nel frattempo, nel corso del 2018 arriverà la BMW i8 Roadster e nel 2020 anche la X3 avrà una variante 100% elettrica.