H-D 883 Roadster: musica di classe

Federico Porrozzi
6 min

"Da lontano un'altra moto sta venendo verso me, alza il braccio e fa un saluto, che bello è…". La strofa è tratta da “Un giorno così”, famoso brano di un cantante che le Harley le conosce bene. Max Pezzali ha legato la sua carriera musicale alla moto americana e anche oggi, a 20 anni di distanza dai primi successi firmati 883, si diverte a girare un videoclip che lo ritrae con J-Ax in sella alla “leggenda” di Milwaukee. La moto di questo mese fa parte della “famiglia” Sportster, la serie firmata H-D con l’anima racing. In sella alla 883 Roadster, alzare il braccio per ricambiare il saluto di un altro motociclista, come dice Max, diventa il gesto più bello del mondo.

Come è fatta – E’ la versione più lussuosa (9.900 euro invece dei 9.400 della Iron) tra i modelli 883 e si differenzia dalla “sorella” per alcune scelte estetiche e tecniche, come la presenza del doppio disco freno anteriore. O come il manubrio, capace di meno inclinazione di quello della Iron ma dotato ora di una zona comandi e pulsanti più intuitiva rispetto al passato. Sopra ad esso, è presente una strumentazione piuttosto “spartana” nell’estetica ma completa di tutti gli indicatori fondamentali e di un elemento centrale dotato di tachimetro analogico, all’interno del quale è inserito un piccolo display che segnala, tra le altre, anche la marcia inserita. Il serbatoio è piccolo ed essenziale alla vista ma capiente, perché contiene fino a 12,5 litri di benzina: sembra una nocciolina (non a caso questa forma è chiamata a “peanuts”) ed è impreziosito da una grafica che richiama il mondo delle corse, con scacchiera in bella vista sul lato lungo. E’ questo, insieme ai parafanghi e ai fianchetti, l’unico elemento che caratterizza le colorazioni della Roadster. Oltre al classico nero, questa 883 è disponibile anche in rosso scuro e in un originale “whisky”. La sella è ampia, ergonomica e realizzata in un unico elemento e risulta comoda sia per il pilota che per il passeggero. Da notare che l’impianto elettrico è ridotto al minimo e i pochi cablaggi, interruttori e fusibili presenti sono ben nascosti tra la carrozzeria e le parti meccaniche. A proposito, la zona motore è verniciata in nero scuro per risaltare al meglio le grafiche del serbatoio ed ha anche dei richiami cromati che riprendono invece i cerchi (da 19” e 16”, in alluminio a 13 razze), i foderi della forcella e il bel disegno degli scarichi cromati paralleli. 

 

Come va - Appena ci si avvicina alla Roadster, pronti per salire in sella, il telecomando disinserisce automaticamente l’antifurto (non c’è necessità di girare la chiave) e basta premere l’interruttore posto sul manubrio per partire. Sin dai primi metri ci si accorge subito di un paio di caratteristiche della guida “Harley style”: vibrazioni quanto basta (ma fa parte della natura custom) e l’inconfondibile suono proveniente dagli scarichi. Pura musica per le orecchie degli appassionati. Il motore Evolution, bicilindrico a V da 883 cc, raffreddato ad aria e alimentato ad iniezione elettronica, ha teste e cilindri in alluminio per contenere i pesi e, nella migliore tradizione bicilindrica, spinge regolare sin dai bassi regimi e si rivela perfetto nella guida “turistica”, quando più che controllare coppia e potenza è importante guardarsi intorno per ammirare il paesaggio e godere del prezioso senso di libertà che solo la moto può dare. La sella, posizionata a 760 mm da terra, permette una guida facile ai piloti meno alti e alle donne, anche se c’è da dire che i 255 kg di peso a secco non rendono la Roadster una “farfalla”, soprattutto nelle manovre da fermo e nel caotico traffico cittadino. Buona la risposta delle sospensioni mentre la frenata è al top, grazie al doppio disco da 300 e alla pinza anteriore più potente rispetto alle versioni precedenti e ad un efficace ABS. Di serie.

 

Ecco il freedom kit - Per far sentire gli harleysti ancora più “Sportster oriented”, la filiale italiana ha pensato all’iniziativa Freedom Kit: con l’acquisto di una Iron 883, una 883 Roadster o di una SuperLow è possibile portarsi a casa ad un prezzo ridotto il meglio nella collezione ufficiale Core 2014: la giacca-chiodo “Vintage Leather Bike”, i guanti  in pelle di capra “Stock Full Finger”, il casco jet “Black Label #1” prodotto da HJC ma anche i jeans tecnici “Performance Riding” e, per la Sportster, un utile telo coprimoto: il prezzo è di 800 euro anziché 1.323,00.

La storia - Cinquantasette è il numero perfetto, quando si parla di Sportster. Perché nel 1957 fu lanciato dalla Harley-Davidson il primo modello della famiglia, l’XLH con motore da 883 cc, e perché nel 2014 ricorrono esattamente 57 anni dalla sua nascita. Era un modello innovativo per l’epoca, grazie alla presenza di un propulsore piuttosto contenuto nella cilindrata (gli altri erano sopra i 1.100 cc) e quindi facile da manovrare. Il progetto di partenza derivava dalla famosa moto militare prodotta in quasi 100.000 esemplari da H-D in occasione della seconda guerra mondiale: si tratta della WLA 750 “Liberator”, la stessa utilizzata da Alberto Sordi-Nando Mericoni nel film “Un americano a Roma”. Escludendo i vari restyling estetici e alcune migliorie tecnologiche necessarie dopo decenni di storia (tra le altre, freni a disco, ABS di serie, iniezione elettronica al posto dei carburatori) non c’è dubbio che il fascino delle Sportster sia rimasto praticamente intatto e ruota intorno all’indistruttibile motore bicilindrico a V. Oggi, la famiglia Sportster è proposta nelle due cilindrate da 883 e 1200. A proposito di numeri importanti, dieci anni dopo quel famoso 1957, a Pavia nacque uno dei cantanti italiani di maggior successo degli ultimi tempi, Max Pezzali. Appassionato di Harley-Davidson fin da piccolo, scelse 883 come nome del gruppo che formò insieme a Mauro Repetto . E la sua prima moto fu proprio una Sportster 1200...

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA