Il primo trimestre 2015 per l'Europa è sostanzialmente stabile rispetto ai primi tre mesi del 2014 (250.080 unità contro 250.460) ma i risultati sono altalenanti per quanto riguarda i principali mercati. Male l'Italia, che tra gennaio e marzo perde il 4,6% rispetto allo scorso anno, con le motociclette in calo a 35.810 pezzi (-1,5%) e i ciclomotori che tracollano a 4.850 unità (-22,4%). A livello europeo il discorso è simile, dato che nello stesso periodo moto e scooter oltre 50 cc crescono del 4% a 189.570 unità (182.270 nel 2104), mentre i motorini calano a 60.510 pezzi dai 68.180, vale a dire una recessione dell'11,3%. Degli altri mercati l'unico completamente positivo è quello spagnolo, con un +18% (27.920 unità), frutto della somma tra motocicli (+19,1% - 24.700 pezzi) e ciclomotori (+11,4% - 3.220 unità). Anche Germania e Gran Bretagna vantano il segno più, sebbene per i tedeschi sia solo nominale (+0,2%),mentre nel caso dei britannici ha una influenza maggiore sul mercato (+11,8%). In entrambi i casi i ciclomotori sono in crisi, rispettivamente -11,9% e 15,5%, mentre moto e scooter vanno meglio (rispettivamente +14,3% e +3,8%). Infine la Francia, dove la recessione delle vendite riguarda tanto i 'cinquantinì (-11,1%) quanto i motocicli (-3,6%), portando a un calo globale del 6,2%.