ROMA - L’automobilismo è sempre più sinonimo di professionismo, sia perché tutti i piloti vengono seguiti da professionisti della preparazione atletica e della nutrizione, sia perché il livello di sofisticazione meccanica ed elettronica delle vetture e l’elevata aderenza garantita dai pneumatici, impongono delle conoscenze tecniche elevate, senza le quali diventa difficile portare al limite una macchina da corsa, soprattutto se si parla di monoposto. In sostanza, oggi, come ieri, il “piedone” fa ancora la differenza ma, a differenza del passato, i distacchi tra i primi e gli ultimi della classe si sono ridotti, perché, ad alto livello, tutti utilizzano metodi di lavoro efficienti. La “colpa” è anche dei regolamenti e delle vetture, che come detto sono più complesse ma oggetto di studi per comprendere la strada migliore per raggiungere il loro limite.
ASPIRANTI PROFESSIONISTI - Diciamo la verità, l’automobilismo è uno sport per gente facoltosa e di anno in anno i costi aumentano anziché diminuire. Chi vuole fare parte di questo mondo, però, deve sottostare alle sue regole, pertanto non può affrontare le competizioni a livello amatoriale, neppure nelle categorie promozionali. Giusto o sbagliato che sia, questa è la realtà, pertanto, per venire incontro alle esigenze degli aspiranti piloti professionisti, servirebbero circuiti aperti gratis 24 ore su 24, vetture indistruttibili e pneumatici che non si consumano. Utopia. L’alternativa è utilizzare i sofisticati simulatori con cui oggi si allenano i piloti di F1 ma non tutti hanno la possibilità di bussare alla porta della Ferrari e farsi attivare macchinari che costano milioni di euro.
L’INNOVAZIONE – L’Heaven Group, con la partnership di Carman Simulatori, ha trovato le soluzioni a tutti questi problemi, realizzando un “pacchetto” di allenamento dedicato a chi vuole fare delle corse in auto una professione ma anche per coloro che hanno voglia di capire cosa si prova alla guida (e alla messa a punto) di una monoposto senza spendere cifre folli. L’idea, apparentemente semplice ma non di banale realizzazione, consiste nel fondere un programma di allenamento fisico dedicato ai piloti con delle sessioni di guida al simulatore, che vengono effettuate anche quando l’acido lattico ha invaso i muscoli, oppure intervallate con l’utilizzo del macchinario (realizzato dalla Technogym) con cui Michael Schumacher allenava i muscoli del collo, che su una vettura formula sono molto sollecitati, a causa delle elevatissime accelerazioni longitudinali e laterali.
COME IN F1 - Heaven Group ha dedicato ampio spazio a questo progetto, che rappresenta un importante investimento economico e di brand. Il simulatore, infatti, ha la stessa base software utilizzata dal team Red Bull F1 (che utilizza una versione più avanzata ma non radicalmente diversa) e una meccanica eccezionale. Lo sterzo ha un force feedback potentissimo, che, se sfruttato al massimo del suo potenziale, può mettere in crisi anche i muscoli delle braccia di un pilota professionista. La pedaliera trasmette lo stesso feeling di quella di una vera monoposto ed è addirittura impostare i chilogrammi di spinta sul pedale del freno. L’abitacolo è identico a quello di una vettura formula ed è dotato di attuatori idraulici che riproducono il beccheggio e il rollio. Così, sui cordoli, è più difficile mantenere il controllo, come nella realtà.
TECNICA ESTREMA - L’esperienza di guida, inoltre, viene registrata, ed è possibile analizzare il file dell’acquisizione dati per capire dove si commettono errori e imparare a prendere confidenza con l’elettronica, che è completamente personalizzabile. Avendo avuto esperienza di guida nelle categorie formula (come nel nostro caso) e provare un simulatore di questo genere fa capire che oggi è realmente possibile riprodurre la realtà attraverso un sistema virtuale, nel quale l’unica variabile che resta esclusa è il coraggio del pilota, ovvero quello che fa la differenza tra il campione e l’onesto lavoratore dello sterzo. Per molti, però, oggi non era possibile arrivare a questo step. Grazie ai simulatori e ad allenamenti fisici professionali (fusi nel progetto dell’Heaven Group), oggi i piloti possono arrivare preparati al grande giorno, giocandosi al meglio (e senza spendere una fortuna nel frattempo…) la possibilità di accedere al professionismo.