Vanno bene il biscotto e gli accordi ma chi in queste ore sta considerando l’episodio come un gesto poco delicato, non sa che rapporto di amicizia e stima ci sia dietro. L’abbraccio tra Max Biaggi e Jorge Lorenzo, al termine della gara di Valencia, arriva da lontano.
IDOLO - E’ dai tempi del suo debutto in 125 che lo spagnolo dichiara di ammirare lo stile e le qualità di guida del campione romano. Una fonte d’ispirazione, il Corsaro per il Martillo. Una stima reciproca nata nel corso delle stagioni e rafforzatasi negli anni, durante i quali Max e Jorge (nel frattempo diventato adulto) hanno trovato punti di vista in comune e un’amicizia reale.
AMICI - E’ vero che Max era sotto il podio di Valencia in un giorno amaro per il suo nemico numero uno ai tempi del motomondiale (Rossi, appunto) ma è anche vero che nel 2012 a Magny Cours, quando Max diventò campione del mondo Superbike per la seconda volta, ad aspettarlo nel parco chiuso per festeggiarlo c’era… Lorenzo. Uno scambio di cortesie, un gesto che va oltre le malignità e i pensieri scontati di queste ore di “fuoco”.
ANTI-ROSSI - Se poi stiamo parlando di un’amicizia sbocciata anche grazie ad una sana rivalità nei confronti di Valentino… che male c’è? Rossi è stato una “costante” delle carriere di Max e Jorge. E’ evidente. Il fatto è che il pesarese ha vinto molto sia contro Biaggi che contro Jorge. E’ stato una sorta di ponte generazionale (piuttosto alto) con cui sia Biaggi che Lorenzo hanno dovuto confrontarsi. L’episodio di Valencia va visto come un incontro tra due amici illustri in un momento di festa. Punto.
E’ probabile che Max abbia anche goduto per la sconfitta di Rossi. E allora? Anche questo fa parte dello sport. Sarebbe strano il contrario perché il tifo si alimenta anche di questo. Il calcio ne è maestro. Se il mondiale lo avesse vinto Valentino, sotto il podio ci sarebbero stati altri abbracci illustri tra amici-piloti e campioni.
Quanti avrebbero goduto, a parti inverse?