Nonostante la pena da scontare e l'obbligata partenza dall’ultima casella dello schieramento, Valentino Rossi ha mandato un segnale forte e chiaro a Jorge Lorenzo, il più veloce nella seconda sessione di libere del venerdì, mettendo a segno nelle FP3 un ottimo 1’30.988, solo 63 millesimi più lento di uno straordinario Andrea Iannone che in sella alla sua Ducati ha centrato il miglior crono della sessione 1’30.925, facendo segnare una velocità di punta di ben 334.2 km/h.
Considerando che l’attuale miglior giro del circuito è 1’30.237 (appartenente a Marc Marquez) è evidente che i tempi sono già ottimi e il primato è plausibilmente destinato a cadere nelle qualifiche del pomeriggio. A proposito di Marquez, campione in carica uscente, il pilota Honda ha chiuso le FP3 in terza posizione a 109 millesimi dall’abruzzese della Ducati, chiudendo la prima fila virtuale.
Apre la seconda un sorprendente Bradley Smith in sella alla Yamaha del team Tech 3, seguito dall’altro grande protagonista del week end, Jorge Lorenzo che non è riuscito a scendere sotto l’1’31: 1’31.146 il suo miglior tempo, con un ritardo su Iannone di 221 millesimi. Ma la prestazione non brillante del majorquino non deve trarre in inganno: la terza sessione di libere al Ricardo Tormo è stata caratterizzata da un traffico notevole e mentre stava cercando il giro veloce è stato involontariamente penalizzato alla curva 12 da Pirro che lo ha chiuso. Lorenzo ha poi terminato la sessione senza spingere troppo e conservando le energie per le fondamentali Q2 delle 14.35 Sesto Dani Pedrosa, fresco vincitore del GP di Malesia e intenzionato a ripetersi davanti al pubblico di casa, a precedere Pol Espargarò e la Ducati di Andrea Dovizioso. Da ricordare, inoltre, che Pedrosa è il pilota col maggior numero di vittorie in palmares a Valencia, ben sei, tra 125, 250 e MotoGP. Chiudono la top ten Crutchlow e Danilo Petrucci. che accedono di diritto alle Q2.
Comprensibile il sorriso di Andrea Iannone al termine della sessione della mattinata: "Valencia è una pista un po' diversa dalle altre, ma è molto bella, è una pista positiva. O la ami o la odi, ma non può non piacerti visto che si va così forte. Ora è arrivato il momento di essere veloci, non possiamo cercare quello che non abbiamo, dobbiamo capitalizzare quello che c'è". L'abruzzese che aveva dichiarato di voler aiutare Rossi ma soprattutto di chiudere il mondiale al quarto posto in classifica generale è uno dei "sorvegliati speciali" per la gara di domani dove non è escluso possa cogliere la sua prima vittoria nella Classe Regina.