ROMA - "Adesso possiamo comunicare che il Marinelli Snipers Team rescinde il contratto con il pilota Romano Fenati per il suo comportamento antisportivo, inqualificabile, pericoloso e dannoso per l'immagine di tutti. Con estremo rammarico, dobbiamo constatare che il suo gesto irresponsabile abbia messo in pericolo la vita di un altro pilota e non possa essere scusato in alcun modo". È arrivata la presa di posizione del Marinelli Snipers, ormai ex team di Romano Fenati, protagonista ieri di un incredibile gesto: in piena velocità, su un rettilineo, ha tirato la leva del freno di Stefano Manzi, durante la gara di Moto2 del Gp di San Marino. "Il pilota, da questo momento, non parteciperà mai più ad una gara con il Marinelli Snipers Team - sottolinea su Facebook -. Il team, la Marinelli Cucine stessa, la Rivacold, tutti gli altri sponsor della squadra e tutto il gruppo di persone che lo ha sempre appoggiato, si scusano con tutti i tifosi del Motociclismo mondiale".
Anche il futuro motoristico di Fenati appare segnato. In precedenza era arrivata la durissima presa di posizione di Giovanni Castiglioni, numero 1 di Mv Agusta, formazione che ha ingaggiato per il 2019 l'ascolano. "È stata la cosa peggiore e più triste che io abbia mai visto in una gara di moto. Un vero sportivo non dovrebbe mai agire in questo modo. Se fossi nella Dorna, lo escluderei dal Mondiale - scrive Castiglioni su Instagram -. Mi opporrò in ogni modo per fermare il suo contratto da polita della MV Agusta in Moto 2. Non succederà, non rappresenta i veri valori della nostra casa". Subito dopo l'episodio, Fenati è stato squalificato per i prossimi due Gp, subendo le inevitabili critiche anche da parte dei propri colleghi. (in collaborazione con Italpress)
LE SCUSE - "Chiedo scusa a tutto il mondo sportivo. Questa mattina, a mente lucida, avrei voluto che fosse stato solo un brutto sogno. Penso e ripenso a quei momenti, ho fatto un gesto inqualificabile, non sono stato un uomo!". Fenati ammette così la responsabilità nel gesto folle a Misano e chiede scusa. "Le critiche sono corrette e comprendo l'astio nei miei confronti - dice il pilota sul suo sito -. È uscita un'immagine di me e dello sport tutto, orribile. Io non sono così, chi mi conosce bene lo sa".
AGOSTINO: «BISOGNA AVERE LA TESTA» - "Bisogna avere la testa per fare il pilota; non riesco a capire il perché di un gesto così". Giacomo Agostini, ai microfoni di Radio Sportiva commenta l'episodio che ieri ha visto coinvolto Romano Fenati, il pilota di Moto2 che ha volontariamente toccato il freno di un avversario in gara a Misano. "Personalmente non sono per la ghigliottina, ma almeno per tutta questa stagione l'avrei allontanato. Anche la MV Agusta ha deciso di tutelarsi onde evitare altre problematiche, in fin dei conti ci sono tanti piloti che possono sostituirlo". Agostini, gigante della storia del motociclismo mondiale con i suoi 15 titoli iridati in bacheca, considerava Fenati "una promessa" ma aggiunge che "anche nella squadra di Valentino ha avuto problemi. Sembrava avere le doti per emergere, ma con questo gesto molto probabilmente perderà questa possibilità. E' un peccato, ma bisogna avere testa per fare il pilota". Soddisfatto il 76enne campione per la tripletta italiana di ieri a Misano: "Finalmente abbiamo un buon vivaio con piloti che possono ripercorre le orme di Valentino Rossi, anche se non sarà facile". E su Dovizioso: "Gara da grande campione. La Ducati il campione ce l'ha in casa. Lorenzo non ha funzionato nel primo anno, la dirigenza ha pensato che fosse un acquisto sbagliato. Credo però che la Ducati, con un Dovizioso così in forma e con l'aiuto di Petrucci, potrà fare bene, anche se Marquez è sempre una brutta gatta da pelare".
CODACONS: «ESPOSTO PER TENTATO OMICIDIO» - Sul folle gesto di Romano Fenati interviene il Codacons che, in una nota, ha fatto sapere di avere ''inviato oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Rimini affinché indaghi su quanto avvenuto ieri quando il pilota, durante la gara della Moto2, ha colpito la leva del freno anteriore di Stefano Manzi, facendo sbandare pericolosamente la moto dell'avversario ad oltre 200 chilometri orari''. "Si tratta di un gesto gravissimo - scrive il Codacons nella nota - che senza dubbio esce dal campo prettamente sportivo ed entra in quello penale. Aver premuto il freno di un avversario quando la moto procedeva a velocità così sostenuta, può equivalere a voler deliberatamente mettere in pericolo la vita altrui, senza contare il cattivo esempio dato a milioni di giovani che seguono le gare motociclistiche". Per tale motivo il Codacons "ha presentato oggi un esposto alla Procura di Rimini chiedendo alla magistratura di valutare se il gesto di Fenati possa configurare eventuali fattispecie penalmente rilevanti, compresa quella di tentato omicidio, e nel caso procedere nei suoi confronti con l'azione penale che sarà ritenuta idonea".