MILANO - Un romanzo per parlare di muscoli, palestre, sudore e steroidi. Lo ha scritto Francesco Palumbo, avvocato (specializzato in penale) di Salerno, la città dove attualmente esercita. Tra le sue passioni c’è anche il body building, disciplina che ha “toccato” dall’interno e che lo ha portato a frequentare molti addetti ai lavori conoscendo luci ed ombre di questo sport poco raccontato, ma praticato ormai da persone di ogni età e sesso. Premiato al concorso letterario Lanterna Bianca 2015, “Specchio Rifletto” è risultato finalista al concorso letterario Jacques Prèvert 2016 come inedito. Nel libro Palumbo cerca di fondere un manuale di body building, una storia d’amore e l’analisi antropologica di uno scorcio sociale circondato da un muro di omertà. Grazie al percorso emotivo di un giovane ragazzo, Mario, costretto a lottare con il suo “io” interiore nutrito da integratori, steroidi e petto di pollo. I fantasmi del passato, le delusioni d’amore e gli incubi della sua infanzia lo portano, per gioco e per svago, a immergersi nel mondo, fino ad allora sconosciuto, del body building, del fitness, delle palestre, così da farsi coinvolgere fisicamente ed emotivamente in una nuova filosofia di vita che lo porterà a cambiare radicalmente il suo modo di rapportarsi con chi lo circonda e soprattutto con il gentil sesso. “Specchio Rifletto” è una denuncia critica al mondo di certe palestre e tratta un argomento poco noto, ma intriso di oscurità e contraddizioni. Pubblicato in maniera autonoma, ora è disponibile sia in formato cartaceo che digitale su vari siti online tra cui Amazon, Google Play, Apple Store, Lafeltrinelli, Mondadori etc.