«Per ben due volte la nostra compagnia ha raccontato Dostoevskij. Due assoluti capolavori: L’idiota e Delitto e castigo» racconta Glauco Mari. Stavolta è il turno de I Fratelli Karamazov, l'ultimo romanzo dell'autore russo, sul palco del Teatro Eliseo da stasera fino al 17 febbraio.
In collaborazione con il Teatro della Toscana-Teatro Nazionale, ecco l'allestimento di Glauco Mauri e Matteo Tarasco: grande lavoro di smontaggio e rimontaggio dei capitoli fondamentali del romanzo, con regia affidata allo stesso Tarasco. «L’ultimo romanzo di Fëdor Dostoevskij – scrive il regista nelle sue note – ha la grandezza e la forza di un inferno dantesco, è una comédie humaine alla russa, dove bestie umane si agitano sulla scena del mondo, dove il denaro, il fango e il sangue scorrono insieme. Una storia assoluta, spietata, estrema, senza margini di riscatto».
Il tema principale de I Fratelli Karamazov trae forza e origine dai drammi interiori del suo autore, in questo caso l'argomento riguarda l'esistenza di Dio. La storia dell'ultimo romanzo ruota attorno ai complessi rapporti della famiglia Karamazov: sotto l’apparenza da canovaccio di un romanzo giallo si cela, infatti, il dramma spirituale che scaturisce dal conflitto tra la fede e un mondo senza Dio.