Torna a teatro uno spettacolo intramontabile che continua ad appassionare il pubblico, un classico da vedere e rivedere, per vivere ogni volta le emozioni e la magia di una storia senza tempo. Dopo il grande successo della stagione 2014/2015, con oltre 115.000 spettatori nei primi tre mesi di rappresentazione, Dirty Dancing il Musical celebra i suoi trent’anni dall’uscita del film, diventato un cult fin da subito. Dal 4 al 20 maggio 2018 il musical terminerà il suo tour italiano al Teatro Olimpico. Questa speciale edizione, con la regia di Federico Bellone, avrà come protagonisti Sara Santostasi (nella parte di Baby), Giuseppe Verzicco (nella parte di Johnny) e Federica Capra (nella parte della ballerina Penny). Il musical è una fedele trasposizione del film, che racconta il magico e turbolento incontro tra i due protagonisti, Baby e Johnny, in una lontana estate degli anni sessanta. Tra serate danzanti e nonostante le differenze sociali, nasce la loro storia d’amore accompagnata da musiche indimenticabili e balli proibiti. Anche in questa versione la colonna sonora comprenderà il trascinante brano Time of my life e le altre indimenticabili canzoni, cantate dal vivo con un’orchestra di cinque elementi. Dirty Dancing è stato un successo clamoroso al cinema, guadagnandosi un Golden Globe e un Oscar per il brano Time of my life, oltre quaranta milioni di copie vendute della colonna sonora e, solo negli Stati Uniti, oltre undici milioni di dvd e Blu-ray. Come dice lo stesso regista: «Dirty Dancing è per il teatro un titolo molto più importante di quello che si pensi, infatti rappresenta uno dei pochi spettacoli in grado di portare davanti al sipario persone che non ci sono mai state, ed è l’unico titolo anglosassone in assoluto il cui allestimento italiano è stato esportato in tutto il mondo, compreso il celeberrimo West End di Londra».
In Dirty Dancing c’è la gioia del ballo, del canto e della musica, la magia dell’amore e dell’estate, ma anche qualcosa in più. È presente un vero e proprio passaggio da un mondo chiuso, con principi rigidi e superati a un mondo di libertà. Una trasformazione che riguarda anche il ruolo della donna che, da semplice figlia o mamma, diventa protagonista della propria vita, scegliendo la propria strada. Come farà appunto Baby, vincendo la paura del pregiudizio degli altri e delle convenzioni sociali in generale. E il tema del brano più famoso della colonna sonora (Time of my life), quello che conclude lo spettacolo, dice proprio: Siate quello che sentite di essere, solo così potrete vivere il momento più bello. Un invito alla libertà di espressione, alla capacità di superare limiti imposti e non necessari. Lo spettacolo si chiude su queste note travolgenti, accompagnate da un ballo scatenato dei due protagonisti, inclusa la memorabile scena del volo di Baby nelle braccia di Johnny.