Dieci piccoli indiani... al Teatro Brancaccio

L'adattamento teatrale del capolavoro di Agatha Christie arriva a Roma dal 20 al 22 aprile con la regia di Ricard Reguant

Un certo signor Owen invita dieci uomini appartenti all'alta boghesia nella sua villa che si trova in una bellissima isola deserta, per passare il fine settimana insieme. Ognuno degli ospiti ha ricevuto l'invito in modo diverso, e tutti sono sicuri di aver conosciuto il signor Owen sebbene non riescano a ricordare come. Appena arrivati nelle camere, trovano una filastrocca affissa sullo specchio, “Dieci piccoli indiani”, che racconta come morirà ognuno di loro. In quello che probabilmente è il racconto più tetro di Agatha Christie, i dieci ospiti capiscono che l'assassino deve essere tra di loro ed inizia l'isteria collettiva in un continuo accusarsi a vicenda. La poesia che ha dato inizio a tutto scandisce i tempi del dramma, in un alternarsi continuo tra infantilità e minaccia/certezza della morte. Scritto nel 1936 e pubblicato 3 anni dopo, proprio alla vigilia della guerra in Europa, nel 1943 è stata la stessa Agatha Christie a curarne l'adattamento per il teatro che andrà in scena al Brancaccio dal 20 al 22 aprile con la regia di Ricard Reguant. Una storia al confine tra angoscia e cupezza, dove vengono denunciati gli scheletri nell'armadio di una classe borghese che non è affatto pura come vuole sembrare, e che la Christie ha tutta l'intenzione di smontare. 


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