Teatro delle Muse: si riparte

Parte la nuova stagione della sala romana con "Ricchi in canna e poveri sfondati", in scena dal 20 ottobre al 26 novembre

Una volta, alcuni anni fa, non c’era la televisione, i supermercati di domenica restavano chiusi e nelle feste i nonni riunivano l’intera famiglia intorno al tavolo e raccontavano storie belle o brutte, ma storie, reali, palpabili, di certo non virtuali. Ridere di fame e amore fraterno è il tema che Geppi di Stasio (insieme all’ormai collaudata ditta Wanda Pirol, Rino Santoro) intende portare quest’anno sul palco del Teatro delle Muse che apre la nuova stagione domani, 20 ottobre. Lo spettacolo di apertura è “Ricchi in canna e poveri sfondati”, una personale rilettura di Geppi di Stasio di un’opera di Antonio Petito, noto drammaturgo napoletano, uno degli interpreti più capaci della famosa maschera di Pulcinella. “Ricchi in canna e poveri sfondati”, in scenda dal 20 ottobre fino al 26 novembre, è uno spettacolo dove la fame atavica, fisica e sofferta mette l’essere umano di fronte a un solo e unico obiettivo: soddisfarla. Una commedia di contrasti sociali ambientata negli anni 30 quando i rapporti umani si basavano semplicemente su loro stessi.

A rappresentarla palco la compagnia stabile composta da: Antonio Lubrano, Roberta Sanzò, Alida Tarallo, Roberto Paone, Carlo Badolato, Clara Morlino, Susy Pariante, Patrizia Bellucci, Manuela Atturo, Giuseppe Vitolo, Luca Materazzo. Per uno spettacolo dal sapore genuino.


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