Secondo molti, ormai, Bretol Brecht è un autore triste, cupo e superato. Ma è davvero così? A rendere attuale e comprensibile – anche a chi lo conosce di meno – un autore così complesso ci ha pensato Elena Bonelli. Il suo obiettivo consiste in una rilettura e attualizzazione del pensiero brechtiano, catturare e divertire il pubblico offrendone nuove chiavi di lettura. Per questa straordinaria impresa, la Voce di Roma è stata accompagnata dal regista Marco Mattolini e dalla pianista Cinzia Gangarella, anche lei sul palco.
Elena Bonelli sarà in scena dal 15 al 26 marzo al Teatro dell'Angelo, nella sua rappresentazione teatrale ci saranno squarci teatrali e canzoni tratte dalle migliori piéces di Brecht. Verranno però contestualizzati, in musica e non, e legati alla cronaca contemporanea anche semplicemente leggendo, tra un pezzo e l’altro, articoli di giornali. Ci sarà un parallelo tra il presente e la vita di quasi un secolo fa, che tuttavia appare per nulla distante e molto attuale. La scena, molto minimale, non presenterà oggetti e scenografie di particolare interesse. Le dimensioni fisiche ridotte della sala faranno immergere lo spettatore all'interno dello spettacolo, cogliendo a pieno la sua essenza. Questa moderna rappresentazione è stata già portata sul palco del “Todi Festival”, riuscendo a catturare, tra i tanti, molti giovani fan. Tra i titoli si segnalano “La ballata della vivificante potenza del denaro” a quella della “schiavitù sessuale”, da “Filastrocca popolare” ad “Alabama song”, passando per “La moglie ebrea” e “Nannas Lied”. Esperimento quindi riuscito alla perfezione da parte dell'artista romana che ha catturato e l'attenzione e l'entusiasmo della critica e pubblico di ogni età.