«Diana & Lady D è la favola amara della principessa scomparsa, ma è anche il grido di ogni donna inascoltata, schiacciata nei suoi intendimenti, mortificata nella propria femminilità; un inno alla differenza, la celebrazione di un bene superiore, la promessa di fiducia e di pace alla donna che verrà». Ecco le parole del regista Vincenzo Incenzo, prima del debutto nazionale al Teatro Sistina, dal 14 al 19 febbraio, del suo spettacolo sulla vita della principessa triste, Diana e Lady D. Nel ventennale della sua morte sorprende come il mondo non renda omaggio a questa donna straordinaria, forte e fragile allo stesso tempo, icona di bellezza ed eleganza. Eppure il ricordo di Diana è vivo, nel cuore di tutti, ed è proprio questo ricordo a renderla eterna.
A interpretare un ruolo così complesso è la bravissima e bellissima Serena Autieri che porterà in scena dimensione pubblica e privata della principessa. Un tema ormai sdoganato, quello delle due anime dentro lo stesso corpo che lottano costantemente fra loro, ma mai come nel caso di Diana tutto questo è stato trasparente ed evidente agli occhi di tutti. Lo spettacolo ripercorre la sera del 31 agosto 1997, la sera dell’incidente: Diana è all'Hotel Ritz di Parigi, sta per raggiungere Dodi in macchina, un ultimo tocco di cipria allo specchio ed ecco Lady D, l’altra parte di sé. Vengono alla luce i ricordi di una vita, in un monologo verbale e fisico, per cercare di portare in superficie quei lati più nascosti di un personaggio ancora tutto da scoprire e per affrontare, insieme a gli spettatori, quel dilemma che vive in ognuno di noi: decidere chi avrà la meglio tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere.