È una storia di metamorfosi, una storia dei nostri tempi che racconta la realtà per quella che è, dove i cinici si fanno strada e i deboli li lasciano passare, chinando la testa. Valerio Mastandrea è sul palco del Teatro Ambra Jovinelli fino al 22 gennaio, per presentare la storia - comica e terribile insieme - di Alfredo Beaumont, un uomo paranoico e insicuro che, a seguito di un casuale incidente, entra in una crisi profonda per uscirne poi totalmente trasformato. Mastandrea diventa quindi Migliore, come il titolo dell’opera, e la società inizia ad aprigli tutte le porte, come mai aveva fatto prima: le sue paure e paranoie sembrano come svanire e da uomo invisibile passa a essere desiderato dalle donne, cresce socialmente e professionalmente. Non più debole ma spregiudicato e spietato, si fa strada nella società disprezzando tutti quei gruppi a cui, fino a poco tempo prima, egli stesso apparteneva. Diventa cattivo ed è lui, adesso, a far chinare la testa al mondo che lo circonda.
A firmare questa tragicomica storia è uno dei più stimati autori italiani, Mattia Torre, con cui il Teatro Ambra Jovinelli e la Teatro Nuovo hanno iniziato una stretta collaborazione. Migliore, infatti, fa parte di un ciclo di spettacoli a lui dedicati per questa stagione teatrale 2016/2017 e il prossimo anno partirà un progetto speciale che unirà spettacolo, tv ed editoria e avrà proprio Torre come protagonista.