«Mi sento in debito con Napoli, per la grande ricchezza che mi ha donato» afferma l’attore e protagonista Toni Servillo, che ne La parola canta insieme al fratello cantante Peppe Servillo e il sostegno dei Solis String Quartet, canterà poesie e reciterà canzoni rendendo omaggio ad alcune delle vette più alte della cultura scenica partenopea, da Salvatore Di Giacomo a Raffaele Viviani e Eduardo De Filippo fino a voci contemporanee come quelle di Enzo Moscato e Mimmo Borrelli.
La parola canta è uno spettacolo dove il teatro si fa musica e la musica si fa teatro, un luogo dove lo spettatore può liberare tutta la sua immaginazione. Napule, ‘O guappo ‘nnammurato, Maruzzella, Te voglio bene assaje sono solo alcuni dei testi dei vari autori che in questo contesto moltiplicano il valore dei loro contenuti a confronto con la musica. «Le canzoni aiutano la gente perché dicono la verità» continua l’attore «E nel caso della canzone napoletana si tratta spesso di autentici capolavori della letteratura musicale mondiale».