Al Ghione "Una pura formalità"

Dalla pellicola di Tornatore, Glauco Mauri e Roberto Sturno raccontano una razionale e commossa visione della vita
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Tratto dall’omonimo film di Giuseppe Tornatore, sarà in scena al Teatro Ghione, dal 12 al 24 febbraio, Una pura formalità, la versione teatrale della pellicola proposta dal regista Glauco Mauri.

Il tema centrale è quello della ricerca della memoria e viene narrato attraverso la rappresentazione di un serrato interrogatorio che uno “strano” commissario (Glauco Mauri) fa al protagonista, lo scrittore Onoff (Roberto Sturno), accusato di aver commesso un omicidio: la squallida ed inquietante stanza dove quelle domande lo costringono a ricordare il suo passato aprono nella sua mente squarci che si trasformano in continui colpi di scena.

Come in un vero e proprio thriller, lo spettatore avrà modo di giungere alla verità passando per un inatteso finale.  A proposito del rapporto con il film del maestro, che prima di essere riconosciuto come un “piccolo capolavoro” alla sua uscita, nel 1994, incontrò qualche difficoltà con la critica, Mauri racconta di come la struttura stessa dell’opera, sospesa tra cinema e teatro, abbia aiutato il regista e tutto il cast nella messa in scena.




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