A soli 18 anni è stata incoronata Miss Italia e da quel momento nulla è stato più come prima per Francesca Chillemi. Il successo a Salsomaggiore Terme le spalanca le porte di un mondo tutto nuovo, per lei nata e cresciuta in una Sicilia (a Barcellona Pozzo di Gotto per la precisione) che porta sempre nel cuore e che quando può va a ritrovare. E in questa nuova vita della giovane Francesca entra un’altra città, la più bella al mondo, Roma. È la Capitale, con le sue bellezze e contraddizioni, con la sua magia, il suo caos a consegnarle le chiavi di un’altra esistenza e a far sì che i suoi sogni si realizzino.
Insomma vinci Miss Italia e lasci Barcellona Pozzo di Gotto per trasferirti a Roma. Il motivo di questa scelta di vita? E come sono stati i tuoi primi anni nella Capitale?
Mi sono ritrovata dinnanzi a un bivio: Roma o Milano. E ho optato per la Capitale, è stata una scelta dettata da ciò che volevo fare in futuro, ovvero diventare attrice. Sono stati 13 anni belli, Roma è una città particolare, con un grandissimo potenziale, a volte un po’ ferma, ma pur sempre un posto magico, fantastico.
Ora però vivi in Veneto, a Bassano del Grappa…
Sì, ma è come se non fossi mai andata via, da aprile ormai sto quasi in pianta stabile a Roma.
I luoghi che ami di più della Citta Eterna?
Essendomi trasferita fin da subito a Roma Nord, è quella la mia zona, dove ho le mie amicizie, i punti di riferimento. Dopo tanti anni, questa città è diventata un po’ mia e mi piace tanto ritornarci…
Miss Italia è il palcoscenico che ti ha lanciata. Un’esperienza che rifaresti oggi?
Ma certo! Quella è l’esperienza che mi ha dato la possibilità, a 18 anni, di trovare una mia indipendenza e di riuscire a essere qui adesso. Non dico che senza Miss Italia non ce l’avrei fatta. Volere è potere secondo me. Avrei fatto di tutto per arrivare qui dove sono, qualcosa mi sarei inventata. Miss Italia mi ha aiutato, è stata una scorciatoia, mi ha permesso di essere conosciuta subito e di desiderare ancora di più di fare questo lavoro…
In tv poi ci sei rimasta... Ci racconti cosa è successo dopo?
Archiviata Miss Italia, ho iniziato a studiare, a seguire dei corsi intensivi di recitazione nonostante gli impegni in alcuni programmi televisivi. E ora eccomi qua!
Con “Che Dio ci aiuti” e con il personaggio di Azzurra è arrivata la consacrazione definitiva. Ti rivedi un po’ in lei?
Dici bene consacrazione perché finalmente ho avuto un ruolo in una commedia e mi sento portata per questo. Se mi rivedo? In realtà no perché è un personaggio un po’ fuori di testa, alcuni toni fanno parte della mia personalità, solo alcuni però: fortunatamente non sono così “ignorante” (sorride, ndi).
È dunque la commedia il genere che preferisci?
Non esattamente, è quello che mi diverte di più, perché è un tema leggero. Quando affronti qualcosa di drammatico, ti ritrovi a provare emozioni diverse ed è un po’ più faticoso sotto tutti i punti di vista.
Ora sei entrata nel cast di Braccialetti Rossi, serie tv che appunto affronta un tema tutt’altro che leggero… ma come è stato lavorare al fianco di giovani attori?
Giovani, ma dei veri professionisti! Ognuno di loro ha capito perfettamente la possibilità che gli è stata data e si impegnano davvero tanto. Raramente ho trovato un cast così giovane e al tempo stesso consapevole di quest’opportunità.
Hai vinto Miss Italia, sei un’attrice importante, sei diventata mamma di una bambina (Rania, nata a febbraio). Hai altri sogni da realizzare?
C’è sempre qualcosa da realizzare, chi si ferma è finito. Di sogni ne ho uno dietro l’altro: innanzitutto affermarmi, cercare di diventare un’attrice poliedrica, sperimentare altri ruoli. Ad esempio mi piacerebbe interpretare un personaggio un po’ instabile psicologicamente, fuori dagli schemi.
Pratichi degli sport? Quali discipline segui in tv?
Ho praticato boxe in passato, ora mi dedico a una disciplina in particolare, il Metodo De Rose: è una sorta di yoga, ma sviluppato in un modo totalmente diverso. Non guardo sport in tv in generale, ogni tanto mi “costringono” a guardare qualche partita di calcio, il Milan e il Bassano Virtus (il suo compagno, Stefano Rosso,è il presidente del club, ndi).