Lo scorso anno scendendo la famosa scala dell’Ariston ha incantato tutti gli italiani. Oggi, dopo un 2015 ricco di progetti e soddisfazioni, la bellissima Rocio Munoz Morales è felice per l’anno appena trascorso che l’ha vista protagonista con due produzioni Rai di grande successo (Tango per la libertà e Un passo dal cielo) e l’arrivo di Luna, la figlia che ha avuto con il suo compagno Raoul Bova conosciuto qualche anno fa sul set di Immaturi, pellicola che ha segnato il suo debutto in Italia. E il 2016? L’abbiamo già vista in prima serata su Rai Uno e ospite del Terminillo Film Festival, perché «voglio continuare a fare bene e sorridere senza tante aspettative».
Tra qualche giorno ritorna Sanremo. Lo scorso anno sul quel palco c’eri tu. Che effetto ti fa ripensarci oggi?
È totalmente presente quel ricordo perché il Festival è stato talmente intenso che è come se fosse successo ieri. È un’esperienza che porterò con me per sempre. Da straniera non lo conoscevo bene, ma una volta là ho capito la grandezza di Sanremo.
Se dovessi sintetizzare i ricordi con una foto, quale scegli?
Ci sono tantissime immagini, ma il ricordo più intenso è il momento dietro le scale, cinque secondi prima di entrare in scena con Carlo Conti che faceva il mio nome. Andare su quel palco è qualcosa di molto forte e ogni sera ero con l’adrenalina a mille.
Torno al presente. Pochi giorni fa sei stata protagonista della Fiction Rai “Tango per la libertà”…
È stato un progetto molto importante con un personaggio emotivamente forte che aveva la responsabilità di raccontare un dramma sociale. Girarlo è stata un’esperienza positiva così come il riscontro del pubblico. Confrontandomi con la gente che l’ha visto, ho riscontrato che hanno avuto tutti un’ottima impressione.
Con questa produzione è stato un po’ tornare alle origini visto che tu sei una ballerina professionista.
Questo aspetto è stato un qualcosa in più. Quando ho scoperto che questo personaggio partiva dal mondo del ballo è stato come un regalo. Erano anni che non ballavo e curiosamente il tango argentino non l’avevo mai provato prima e lo consiglio a chiunque, è davvero bellissimo.
Come mai hai deciso di abbandonare la danza e puntare sulla recitazione?
Quando ho preso questa decisione, l’ho vissuto come una crisi. Avevo una carriera lunga nel mondo del ballo ed ero arrivata a un punto molto alto. Poi ho iniziato a recitare e sentivo qualcosa che mi incuriosiva di questo mondo. Diciamo che sono andata alla ricerca di qualcosa di nuovo, di stimoli diversi pur non avendo nessuna garanzia.
Non sbaglio se dico che ormai la Rai è la tua seconda casa. Molto apprezzata è stata anche la tua partecipazione a “Un passo dal cielo”.
Posso solo ringraziare chi mi ha dato la possibilità di fare queste esperienze e hanno creduto in me. La soddisfazione più grande è stato l’affetto del pubblico che fino a oggi ha sempre apprezzato quello che ho fatto.
Come è stato lavorare al fianco di Terence Hill?
Non posso che parlarne bene. Ho imparato tanto da lui solo guardandolo. Ha un cuore immenso ed è buono oltre a essere un grande professionista. Se dovessi usare una parola per descriverlo direi che è magico.
Faccio un salto indietro. La tua prima apparizione in un film italiano è stato “Immaturi”. Su quel set hai conosciuto il tuo attuale compagno Raoul Bova. Avresti mai immaginato che un set poteva cambiare così la tua vita sia a livello professionale che personale?
Onestamente no. Immaturi è arrivato come un’opportunità nuova da fare lontano dal mio Paese. Quando ho girato non conoscevo l’italiano, gli attori, il regista. In quel momento non avrei mai detto che oggi mi sarei trovata in Italia a saper parlare la vostra lingua e con una figlia italiana.
Diciamo che è stato un po’ come toccare la Luna con un dito, e il riferimento non è casuale…
Sì, infatti, mia figlia si chiama proprio Luna.
Come ti senti nei panni della mamma?
Non sono ancora pronta a rispondere a questa domanda. A oggi è la cosa più bella che mi sia capitata. Aspettando Luna mi sono fatta mille domande, ma quando la guardo mi dà una carica di energia incredibile.
Il 2015 è stato l’anno della tua consacrazione sotto tutti i punti di vista, ma dal 2016 cosa ti aspetti?
Lo scorso anno sono entrata nel 2015 senza sapere di fare Sanremo, l’ho scoperto a metà gennaio. Da lì sono arrivati tanti progetti e la nascita di mia figlia. Ho preso tutto con il sorriso e ci ho messo l’impegno necessario. Per il 2016 voglio fare lo stesso senza avere tante aspettative.
Ma un sogno nel cassetto ce lo avrai.
Non ti nascondo che mi piacerebbe tornare al cinema con un bel film, ma non ti saprei dire con chi e per fare cosa.
Tra qualche giorno sarà San Valentino. Dove festeggerai?
Purtroppo il 14 febbraio dovrò lavorare (ride, ndi). Ma io non credo molto in una data, festeggio quasi tutti i giorni.
Consiglia ai nostri lettori un posto romantico dove trascorrere il giorno degli innamorati.
Qualche giorno fa sono stata in un posto romanticissimo come Venezia. Non lo conoscevo e sono rimasta a bocca aperta. Non so se per un italiano è più logico, ma per me quella città è qualcosa di inspiegabile, ha un fascino incredibile.
Pratichi lo sport?
È fondamentale nella mia vita, è quasi come mangiare. Non sono una persona che fa diete, ma mi piace fare molto sport perché mi aiuta a staccare la mente dal lavoro.
E il calcio lo segui?
Sì. Vivo a Roma, vicino lo Stadio Olimpico e ogni volta che c’è una partita trema la casa. Mi piace la passione che c’è qui in Italia per il calcio.
Quest’anno gli Europei, Italia e Spagna sono nello stesso girone. Per chi farai il tifo?
Sono diventata italiana in molte cose, ma nel calcio il mio cuore batte ancora per la Spagna. Spero che finirà in parità.
Visto che vivi a Roma, cosa ti affascina di più della Città Eterna?
Ogni giorno in questa città scopro cose nuove da vedere, ma la cosa che mi incanta ogni volta è il cielo. Roma ha un cielo spettacolare, è più bello di quello di Madrid.