Il Comitato di governo dell’Unesco ha votato per l’unica candidatura italiana, e il voto è stato unanime. A Jeju, in Corea del Sud, la pizza napoletana è stata riconosciuta come patrimonio dell’Unesco. Anzi a dirla tutta è l’arte del “pizzaiolo napoletano” a essere stata inserita nella “rappresentativa lista dei beni intangibili dell’umanità”. Si tratta di un «Riconoscimento storico» come ha affermato dopo il voto di inizio dicembre, mentre l’Unesco ha twittato “Congratulazioni Italia”. Insomma da Capodimonte, dove fu inventata e sfornata la prima pizza al mondo, all’Unesco la pizza napoletana e i pizzaiuoli di strada ne hanno fatta. Il risultato è motivo d’orgoglio non solo all’ombra del Vesuvio ma per tutto il Paese che finalmente vede riconosciuto a livello internazionale uno dei suoi prodotti più caratteristici.